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Attualità : Cinesi a Roma: presenza massiccia negli ambulatori Caritas
(11/10/10)

Sono 1.140 i pazienti cinesi visitati presso gli ambulatori della Caritas di Roma negli ultimi cinque anni. Dopo i rumeni sono la seconda comunità per accessi al servizio (9% del totale). Questi alcuni dei dati diffusi dalla Caritas Diocesana di Roma in occasione della presentazione dei due volumi "Una porta aperta. La salute come occasione di incontro con la comunità cinese" e "Le parole della salute. Glossario medico".


I pazienti cinesi in cura presso il Poliambulatorio della Caritas sono prevalentemente donne (62%) con un'età compresa tra 26 e 40 anni (50% del totale). Si tratta di una popolazione con un'accentuata "fragilità giuridica": meno del 20% ha un permesso di soggiorno. La maggioranza ha un lavoro (60,5%), in particolare nella ristorazione (12,4% in totale, il 31% tra gli occupati maschi) e nei lavori domestici (11,6%, soprattutto donne), il 4% è studente. Circa il 20% ha un livello d'istruzione superiore e oltre il 4% ha studi universitari. Il 60% non ha alcuna conoscenza della lingua italiana e solo il 4,6% mostra di conoscerla abbastanza bene per comunicare correttamente.

Dal punto di vista della salute, si tratta di una popolazione "sana ma fragile", con malattie causate da condizioni sociali spesso inadeguate e dalla difficoltà di accesso ai servizi. È possibile evidenziare alcune peculiarità: i pazienti maschi sono quelli che soffrono maggiormente di malattie degli apparati gastrointestinale, respiratorio e genito-urinario, presentando però una frequenza minore rispetto alle altre comunità straniere a malattie infettive ed eventi traumatici; tra le donne, la gravidanza è di gran lunga il motivo di maggior ricorso al Poliambulatorio (28,1% delle diagnosi).

All'incontro di presentazione sono intervenuti la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci, il console della Repubblica Popolare Cinese, Tang Youjing.

Per Renata Polverini il libro "Una porta aperta. La salute come occasione di incontro con la comunità cinese" a cura di Salvatore Geraci e Bianca Malsano "ha il coraggio di mettere al centro del processo di cura la parola accoglienza". Per il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci, "è un invito a vedere nell'altro una persona da incontrare, una storia da capire, una relazione da creare".

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