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| L’Europa vigilerà sul confine tra Grecia e Turchia contro il flusso clandestini |
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La commissaria Malmstrom: "La situazione è preoccupante, i flussi clandestini hanno raggiunto numeri allarmanti”
Roma – 25 ottobre 2010 - La Grecia ha chiesto l'intervento dell'Unione Europea per contrastare l'arrivo sempre più numeroso di clandestini attraverso il confine con la Turchia. Da Bruxelles è giunto subito l'impegno della commissaria agli europea Affari interni, Cecilia Malmstrom.
"La Grecia - ha assicurato la Malmstrom - beneficerà concretamente della solidarietà europea nella gestione delle frontiere esterne". Ieri, infatti era stato il ministro della Protezione civile di Atene, Christos Papoutsis, a chiedere a Bruxelles l’intervento immediato dei "team di intervento rapido alle frontiere" creati nel 2007 nell'ambito di Frontex, l'agenzia europea per la gestione delle frontiere, e finora mai attivati.
La risposta della Malmstrom non si è fatta attendere. In una nota diffusa ieri a tarda sera, la commissaria ha annunciato di aver "attivato il meccanismo di collegamento con Frontex, per potere gestire questa situazione d'emergenza nel modo più rapido ed efficace possibile".
"La situazione alla frontiera terrestre greco-turca è sempre più preoccupante - ha ammesso la Malmstrom - il flusso di persone che attraversano la frontiera clandestinamente hanno raggiunto proporzioni allarmanti e la Grecia non è chiaramente in grado di affrontare questa situazione da sola".
Secondo i dati forniti da Frontex, più dei tre quarti dei quasi 41mila clandestini intercettate alle frontiere dell'Unione Europea nei primi sei mesi del 2010 sono entrati in Grecia, provenienti per la maggior parte dalla Turchia. Sulla base di questi numeri, il ministro greco ha sottolineato come "la pressione crescente dei flussi di immigrazione illegale sulle frontiere greche è evidentemente un problema europea che richiede una risposta europea e non solo della Grecia."
Marco Iorio
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