“Con il voto favorevole espresso oggi dalle commissioni congiunte Libertà Civili e Donne, le persone, prevalentemente donne, vittime di comportamenti violenti, potranno usufruire dell’Ordine di protezione europeo in ogni Stato membro dell’Unione. Si tratta di uno straordinario passo in avanti per la tutela delle vittime, anche potenziali, di reati di persecuzione”.

Lo afferma l’eurodeputata del Pd, Silvia Costa, relatrice ombra del provvedimento.

“Se si pensa che solo qualche settimana fa, a Bruxelles – aggiunge Costa -, una donna bulgara è stata uccisa dall’ex marito pur essendo sottoposta ad un ordine di protezione nel suo paese, si comprende l’importanza dell’estensione comunitaria di questa forma di tutela. E’ tra l’altro la prima volta, dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che si applica il principio di iniziativa legislativa del Consiglio insieme al Parlamento europeo”.

“Grazie ad un emendamento del Pd, le vittime effettive o potenziali saranno informate, all’atto dell’attribuzione dell’Ordine di protezione, della sua validità in tutti gli stati membri, che avranno l’obbligo di recepirlo entro un massimo di 20 giorni”.

“Va sottolineato come il voto favorevole di molte delegazioni del Partito Popolare Europeo – conclude l’eurodeputata del Pd – sia stato il frutto del lavoro tenace di noi donne del gruppo S&D nelle commissioni, a cominciare dalla relatrice Romero. L’auspicio, adesso, è che anche la Commissione condivida la posizione espressa oggi dal Parlamento europeo su un tema tanto dirimente per il futuro di civiltà che vogliamo per l’Europa”.