Daniela Comini, Franca Faes-Cannito
"Remittances from the EU down for the first time in 2009, flows to non-EU countries more resilient"
2010
pp. 8
Nel 2009 l'ammontare complessivo delle rimesse inviate dall'Unione europea è stato di 29,6 miliardi di euro. La maggioranza è stata spedita verso i paesi extra-Ue. Spagna, Italia, Francia e Germania sono gli Stati da cui sono stati effettuati i trasferimenti più consistenti. Lo rileva l'Eurostat in uno studio pubblicato nei giorni scorsi.
Rispetto al 2004, lo scorso anno si è registrato un aumento delle rimesse del 53%. Ma, mentre i trasferimenti verso i paesi extra-Ue sono cresciuti del 87% arrivando a 21,5 miliardi di euro nel 2009, nello stesso periodo quelli verso gli Stati dell'Unione sono aumentati appena del 3%.
Nel 2008 e nel 2009 Spagna, Italia, Francia e Germania sono i paesi membri da cui sono state spedite le somme di denaro più consistenti. I 10 corridoi di rimesse più importanti sono stati quelli dell'Italia verso Cina, Filippine e Romania, della Spagna verso Colombia, Ecuador e Bolivia, della Francia verso Portogallo e Marocco, della Germania verso Turchia e Italia.
Interessanti sono i dati anche sulle rimesse interne all'Unione: nel 2009 sono scese a 18 miliardi di euro a fronte dei 21,7 miliardi del 2008. I principali paesi riceventi sono stati Spagna, Romania, Polonia e Portogallo.
Le rimesse sostengono i consumi e rappresentano un'importante fonte di valuta estera. In Romania, Polonia, Portogallo e Bulgaria contribuiscono in maniera sostanziale a bilanciare il saldo negativo.
Remittances from the EU down for the first time in 2009, flows to non-EU countries more resilient