UFFICIO STAMPA

Via dei Monti di Pietralata, 16

Andreina Albano

Tel. 06 41609267 – 348 3419402 albano@arci.it

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COMUNICATO STAMPA

 

LĠArci attiverˆ la sua rete di circoli territoriali perchŽ collaborino con i rispettivi enti locali nella promozione di forme di accoglienza diffuse,

correttamente inserite nel contesto locale

 

Dopo lĠennesima riunione odierna con Enti Locali e Regioni, il Governo annuncia un nuovo viaggio di Berlusconi in Tunisia, a riprova che ancora non hanno nessun accordo in mano. EĠ sempre pi evidente lo stato confusionale in cui versa il governo di fronte allĠemergenza accoglienza che sta diventando sempre pi  unĠemergenza democratica.

 

La situazione di Lampedusa  ancora esplosiva e tante piccole Lampedusa si stanno costruendo in giro per lĠItalia, con lĠeffetto di diffondere nel paese paura e tensione. Le persone vengono trasferite senza che alcun provvedimento sia stato preso a loro carico e senza informarle della loro destinazione. Tenere nellĠincertezza sul loro futuro migliaia di persone  un atteggiamento irresponsabile e lesivo dei pi elementari diritti umani.

 

Nei luoghi individuati per ÒaccogliereÓ i giovani tunisini, come era logico aspettarsi vista lĠassenza di coordinamento con regioni ed enti locali, cresce lĠinsofferenza delle comunitˆ locali, che rischia di degenerare in episodi di intolleranza.

I nuovi campi di detenzione istituiti al di fuori di qualsiasi previsione di legge, con il conseguente trattenimento illegittimo delle persone detenute, evidenziano lĠincapacitˆ di trovare soluzioni concrete e di buon senso al problema, se non cedendo alle pulsioni xenofobe della componente leghista della maggioranza. Non possiamo riconoscerci in un paese che garantisce impunitˆ ai potenti e nessuna certezza del diritto per gli ultimi.

 

Noi continuiamo a sostenere che ci sono soluzioni possibili per far fronte allĠafflusso straordinario di persone dal nord Africa. Anzitutto la protezione temporanea, prevista dal TU sullĠimmigrazione e dalla Direttiva Europea n.55 del 2001. E poi un piano di accoglienza diffusa, per piccoli gruppi, sul territorio, con un ruolo centrale degli enti locali e delle regioni e con la collaborazione delle organizzazioni sociali, affidandone il coordinamento al sistema SPRAR. Questa accoglienza consentirebbe, con le disposizioni previste dalla direttiva europea, una ripartizione di responsabilitˆ con gli altri Paesi dellĠUE, e un impatto sociale positivo sul territorio, nonchŽ costi molto pi bassi.

 

Per questo lĠARCI intende attivare la sua rete di pi di 5000 circoli territoriali perchŽ collaborino con i rispettivi enti locali nella promozione di forme di accoglienza diffuse, correttamente inserite nel contesto locale. Non ci limitiamo a denunciare le conseguenze tragiche delle scelte del governo, avanziamo proposte concrete con cui aprire un dialogo con enti locali e regioni.

 

Roma, 1 aprile 2011