Roma 6 aprile 2011

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

ENNESIMA TRAGEDIA IN MARE: PERCHE NON E STATA EVITATA?

 

 

 

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati esprime profondo dolore per una delle pi gravi tragedie del mare degli ultimi anni che ha visto scomparire tra le onde, se le stime verranno confermate, 150 persone (ma alcune fonti parlano di 300 migranti).  Dolore che si unisce per a una profonda preoccupazione e anche incredulit. 

 

 

 

Ora mi chiedo, come stato possibile che in un mare presidiato da flotte internazionali e completamente militarizzato non si sia potuta evitare una tragedia di tali proporzioni, intervenendo tempestivamente a soccorso di quei profughi? dichiara Savino Pezzotta presidente del CIR. Quello che deve ora essere accertato se ci sono state delle violazioni del diritto del mare che, dobbiamo ricordare, obbliga a soccorrere quanti si trovano in condizioni di rischio. E se queste violazioni saranno accertate dovranno anche essere verificate le responsabilit.

 

 

 

In questo momento crediamo per sia necessario fare un passaggio ulteriore cercando di capire cosa fare per evitare tali tragedie. Non deve essere dimenticato che alla Comunit internazionale da molto tempo era ormai nota la  presenza di circa 5mila rifugiati sub-sahariani in Libia. Gi il 28 febbraio il CIR aveva lanciato un appello al governo italiano, alla Commissione Europea e a tutti gli Stati membri per la loro evacuazione umanitaria, una soluzione che permettesse loro di arrivare negli Stati europei attraverso operazioni di soccorso. A questo appello, poi ripetuto anche insieme  allECRE (<http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CCAQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ecre.org%2F&ei=tkKcTcubMefT4wb76NztBg&usg=AFQjCNEDHVowBdaL6720OUEd1fbgIy52jg>European Council on Refugees and Exiles) dallinizio delle rivolte in Libia numerose volte sia a livello italiano che comunitario - anche in un incontro diretto con la Commissaria  Malmstrm, le risposte sono state pochissime. Solo lItalia s mossa permettendo laccesso protetto a circa 115 rifugiati sub-sahariani provenienti dalla Libia. Da parte dellEuropa e degli altri Stati membri il silenzio pi assordante.  

 

 

 

Ormai chiaro, per evitare che i rifugiati continuino a mettere a rischio la loro vita per arrivare in Europa dobbiamo dare loro delle alternative di ingresso protetto dichiara Christopher Hein direttore del CIR Altrimenti lunica alternativa che offriremo loro quella di attraversare un mare che continua a inghiottire vite. E non credo che questa sia una posizione pi sostenibile per paesi democratici e civili.

 

 

 

Per Ulteriori informazioni

 

UFFICIO STAMPA CIR  

 

Valeria Carlini

 

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E-mail: <mailto:carlini@cir-onlus.org>carlini@cir-onlus.org  

 

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