Roma 4 aprile 2011

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

MIGRANTI TUNISINI: BASTA CAOS, DIAMO LA PROTEZIONE

 

 

 

ăConcedere a tutti i tunisini arrivati in questo periodo in Italia un permesso di soggiorno per protezione temporanea e richiedere lo stesso trattamento alla Francia e agli altri Stati Europeiä  questo il messaggio che ha lanciato il Comitato Direttivo del Consiglio Italiano per i Rifugiati - presieduto da Savino Pezzotta con la partecipazione di ACLI, ARCI, Centro Astalli, CGIL, CISL, Comunitˆ di SantâEgidio, Federazione Chiese Evangeliche, Fondazione Migrantes, Fondazione Franco Verga, Lega Italiana Diritti dellâUomo, UIL, UGL, Unione Forense per i Diritti dellâUomo ö riunitosi il 1 aprile.

 

 

 

Lâattuale caos, lâaccoglienza non dignitosa e inadeguata e la confusione nellâopinione pubblica sono il risultato innanzitutto del fatto che da parte del governo non c⏠alcuna chiarezza sullo status giuridico delle persone arrivate in questi ultimi 2 mesi dalla Tunisia.

 

 

 

Il CIR insiste affinchŽ le leggi vigenti siano applicate scrupolosamente. Questo include il divieto di trattenere le persone per pi di 48 ore senza ordine del giudice; di rispettare anche in situazioni di vera o presunta emergenza i diritti elementari e la dignitˆ delle persone; la protezione dei minori, dei malati, delle donne in stato di gravidanza.

 

 

 

Il CIR insiste affinchŽ le persone siano immediatamente trasferite da Lampedusa verso la terra ferma e che le Regioni mettano a disposizione e allestiscano strutture di accoglienza diffuse sul territorio in collaborazione con gli Enti locali e le organizzazioni della societˆ civile evitando tendopoli e altri concentramenti massicci d persone, seguendo lâesempio dato dalla Regione Toscana.

 

 

 

La concessione di un permesso di soggiorno temporaneo permetterebbe anche di superare la fuorviante distinzione tra ăclandestiniä e ăprofughiä, fermo restando il diritto di ogni cittadino straniero di richiedere asilo. E con la concessione della protezione si eviterebbe di creare 20mila migranti irregolari.

 

 

 

Il CIR, sempre a nome dei propri soci, ribadisce che il rimpatrio coatto massiccio in Tunisia deve essere escluso non solo perchŽ evidentemente impraticabile, ma anche ai fini della solidarietˆ dovuta al difficile processo di democratizzazione in Tunisia.

 

 

 

Alla luce delle continue tragedie durante lâattraversamento del mediterraneo in imbarcazioni inadatte alla navigazione, il CIR rilancia il suo appello agli Stati Membri dellâUnione Europea per una evacuazione umanitaria dei rifugiati sub-sahariani da Libia,Tunisia, Egitto e Algeria.

 

 

 

Il CIR, infine, sottolinea la proposta giˆ presentata al ministro dellâInterno Maroni di istituire immediatamente un tavolo di consultazione su tutti questi aspetti tra il governo, gli enti istituzionali e  gli enti della societˆ civile tra i pi rappresentativi.

 

 

 

Per Ulteriori informazioni

 

UFFICIO STAMPA CIR 

 

Valeria Carlini

 

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