Rimpatriati 30 tunisini: laccordo sottoscritto tra Italia e Tunisia va condannato.
Milano, 8/04/2011
LAssociazione Naga condanna fermamente il rimpatrio di 30 giovani tunisini, che, arrivati con altri 74 connazionali a Lampedusa nella notte tra il 5 e il 6 aprile, sono stati "rispediti" la notte scorsa in Tunisia. Gli accordi siglati con il Paese nord africano e il decreto firmato ieri dal premier sulla concessione di permessi di soggiorno temporanei, autorizzano il rimpatrio di tutti i cittadini nordafricani arrivati in Italia a partire dal 6 Aprile. Altri 74 tunisini dunque potrebbero essere rimpatriati gi oggi.
Chiediamo che sia data la possibilit di
richiedere protezione a chiunque arrivi in Italia indifferentemente dal Paese
di origine e che non avvengano rimpatri forzati e di massa indipendentemente da
accordi bilaterali di puro carattere ed interesse economico Dichiara Pietro
Massarotto, presidente del Naga Rappresenta inoltre pura ipocrisia
limitare l'offerta umanitaria ai soli cittadini nordafricani arrivati fino allo
scorso 5 aprile, quando la crisi storica in atto ben lungi dall'essere risolta. La
miopia e la poca lungimiranza della soluzione scelta coinvolgono comunque
l'intera Unione Europea, che - Francia in testa - non intende permettere di
fatto l'accesso umanitario sul territorio europeo. Il permesso di soggiorno
rilasciato dall'Italia vale, infatti, a fini lavorativi solo per il territorio
italiano, mentre nel resto della UE i migranti in fuga sono da considerarsi
alla stregua di 'turisti'.
Peraltro," prosegue Massarotto "chiunque arriva in Italia ha diritto di
essere informato della possibilit di chiedere asilo politico; dubitiamo
fortemente che ci stia avvenendo. Vedere rimpatriare giovani tunisini che
hanno rischiato la vita per raggiungere l'Italia ci riempie di tristezza e
preoccupazione. Le istituzioni italiane e dell'intera Unione Europea paiono
del tutto impreparate ad affrontare gli eventi storici che si stanno svolgendo
sull'altra sponda del mediterraneo e perseverano in logiche burocratiche di
contenimento o, peggio ancora, di basso cabotaggio polico-elettorale.
Il Naga continuer comunque ad offrire servizi di assistenza socio-sanitaria e legale a chiunque arrivi in Italia.
Info: Naga 02 58 10 25 99 - 349 16 03 305 – naga@naga.it – www.naga.it