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Tutela dei cittadini UE all'estero

23 marzo 2011

passaportiOgni cittadino dell'Unione Europea che si trovi all'estero ha il diritto di chiedere assistenza al consolato o all'ambasciata di altri Stati membri dell'UE se il suo ne è sprovvisto. E gli Stati membri hanno l'obbligo, nell'evacuare il paese, di aiutare tutti i cittadini dell'Unione.

Lo riafferma la Commissione europea che pubblica una comunicazione sulla tutela consolare nei paesi terzi. Il tema è di grande attualità viste le situazioni d'emergenza o di crisi, quali quelle del Giappone, della Libia o dell'Egitto.

Quando è scoppiata la crisi libica, erano 6mila i cittadini dell'Unione presenti nel paese, ma appena otto gli Stati membri rappresentati. L'assistenza è stata coordinata con videoconferenze e tramite il sito internet protetto del Centro di situazione congiunto dell'Unione Europea. Gli Stati membri hanno rilasciato documenti di viaggio provvisori ai cittadini UE e assicurato l'evacuazione aerea dei cittadini di altri paesi dell'Unione.

Sull'onda anche di questi fatti, la comunicazione della Commissione intende individuare interventi concreti per far conoscere meglio i diritti della cittadinanza europea e si propone, dal prossimo anno, misure di coordinamento per agevolare la tutela consolare in situazioni ordinarie. Alla tutela consolare è poi dedicato un sito internet con i recapiti delle rappresentanze diplomatiche o consolari nei paesi terzi e rubriche informative messe a disposizione di chi viaggia da tutti gli Stati membri.

Il diritto alla tutela, sancito dai trattati e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, è un diritto chiave della cittadinanza europea che copre anche situazioni quotidiane, come il furto del passaporto, gli incidenti o le malattie gravi. Molti europei però non ne sono al corrente e dato che sempre più cittadini vivono, viaggiano o lavorano oltre i confini dell'Unione – più di 90 milioni di viaggi l'anno e circa 30 milioni di residenti in paesi terzi – è quanto mai importante sensibilizzare il pubblico.

Anche perchè gli europei, come rivelano i sondaggi di opinione, nutrono grandi aspettative in fatto di assistenza all'estero: nel 62% dei casi si aspettano di ricevere dalle ambasciate degli altri Stati dell'Unione lo stesso tipo di assistenza che riceverebbero da quella del proprio paese. Eppure, ancor oggi molti europei e molti addetti consolari non hanno dimestichezza con questo diritto. Così, la Commissione ha deciso di sensibilizzare i cittadini europei e i funzionari consolari al diritto di rivolgersi alle ambasciate o ai consolati di altri Stati membri, ai modi per contattare le sedi diplomatiche e al tipo di assistenza offerta. E gli Stati membri possono informare la cittadinanza al momento del rilascio di nuovi passaporti, come accade già in ben 20 paesi dell'Unione.

Il diritto alla tutela consolare, fondamentale durante le crisi, vale anche in situazioni ordinarie, come lo smarrimento o il furto del passaporto, incidenti o malattie gravi o reati violenti. Le leggi consolari differiscono tuttavia da uno Stato membro all'altro e il livello di tutela offerto può variare a seconda dello Stato a cui ci si rivolge. Ecco perchè, la Commissione ha intenzione, nei prossimi 12 mesi, di presentare proposte di legge che puntano, ad esempio, a facilitare la tutela consolare anche in situazioni ordinarie a beneficio dei cittadini UE non rappresentati.

Per saperne di più:
Sito dell'Unione sulla protezione consolare per i cittadini dell'UE



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