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Libri e Pubblicazioni : Save the children pubblica il monitoraggio delle strutture di accoglienza temporanea per minori stranieri
(15/11/11)

Sono 24 le strutture di accoglienza temporanea (SAT) identificate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per l’accoglienza dei minori in attesa del trasferimento in comunità alloggio definitive. Al momento accolgono circa 600 minori stranieri non accompagnati, la maggioranza dei quali non ha ancora un tutore e aspetta tempi lunghissimi per essere inviato in strutture più idonee. Lo rileva Save the children a seguito del monitoraggio svolto nelle SAT.

Da luglio a settembre 2011, 1.028 minori non accompagnati giunti a Lampedusa sono stati accolti in 24 SAT, ovvero in strutture temporanee che si trovano in Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Toscana, e che sono state identificate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come strutture che si devono fare carico della prima accoglienza dei minori in attesa del loro trasferimento in comunità di alloggio definitive.

I minori accolti nelle SAT, informa Save the children nel rapporto realizzato a seguito del monitoraggio, rappresentano il 40% circa del numero complessivo di minori non accompagnati arrivati a Lampedusa dall’inizio del 2011. 589 minori sono stati trasferiti nelle strutture di transito solo dopo aver passato almeno 20 giorni a Lampedusa, tra di essi, 42 hanno atteso il trasferimento sull’isola per più di 50 giorni. La maggior parte proviene dalla Libia e da paesi dell’Africa sub sahariana. Al 30 settembre 2011, tuttavia, il 63% (686) circa dei minori ivi trasferiti è tuttora in attesa di essere collocato in comunità definitive e il 10% (106 minori) è fuggito dalle SAT dove era stato collocato, in Campania (30), Calabria (26) e Sicilia (50).

Dal monitoraggio, oltre ai dati quantitativi, sono emerse alcune delle principali criticità che riguardano queste strutture. In primo luogo, è stato rilevato un eccessivo prolungarsi del periodo di permanenza dei minori nelle SAT. Un secondo problema è rappresentato dal fatto che in queste strutture non sempre è stata garantita l’apertura della tutela rinviandola al successivo trasferimento nelle comunità alloggio. Al 30 settembre, informa infatti Save the children, gli enti gestori di 6 SAT (di cui 3 in Calabria, una in Basilicata, una in Sicilia e una in Campania) non avevano presentato richiesta di nomina del tutore; quelli di 18 SAT avevano provveduto a inoltrare al Giudice Tutelare la richiesta di nomina del tutore, ma la nomina era già avvenuta solo in 2 SAT (di cui 1 in Toscana e 1 in Calabria). Erano dunque meno di 100 (su 686) i minori non accompagnati in SAT con un tutore. Infine, tra le altre criticità rilevate nel rapporto, vi è la inappropriata collocazione di alcune strutture in prossimità di piccoli centri o isolati rispetto ai centri urbani, i rischi di reclutamento dei minori in circuiti di manodopera irregolare, la scarsa esperienza degli operatori di alcune strutture nella conduzione di centri per minori stranieri. Criticità queste che, secondo Save the children, potrebbero essere superate solo predisponendo “un piano organico di protezione e accoglienza per i minori stranieri non accompagnati”.

Rapporto “L’accoglienza temporanea dei minori stranieri non accompagnati arrivati via mare a Lampedusa nel contesto dell’emergenza umanitaria Nord Africa”

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