Immigrati. Fassino (Pd): "Risolvere problema del voto amministrativo"

"E' giusto che coloro che sono residenti in una citta' possano anche contribuire alla scelta di chi guida quella città"

 

Torino, 1 dicembre 2011 - "Io credo che sia auspicabile risolvere il problema del voto amministrativo. E' giusto che coloro che sono residenti in una citta', cosi' come contribuiscono alla vita della comunita' possano anche contribuire alla scelta di chi guida quella città".

Lo ha detto il sindaco di Torino Piero Fassino incontrando i giovani immigrati che svolgono il servizio civile volontario.

"Quello del voto agli stranieri - ha aggiunto Fassino - e' un tema molto importante, soprattutto alla luce del fatto che in Italia l'8 per cento della popolazione e' straniera e il dato e' doppio al Centro-Nord. C'e' innanzitutto il problema della cittadinanza, come ha sottolineato il presidente Napolitano. Risulta sempre meno giustificato che chi nasce qui non abbia la cittadinanza. Serve una nuova legge che ne tenga conto perche' quella vigente e' stata fatta in un'epoca in cui l'Italia non era ancora un Paese di immigrazione come oggi. Anche il diritto di voto e' un problema legislativo e va risolto con una norma nazionale".
Da Fassino arriva l'auspicio che sulle questioni del voto amministrativo, del voto politico e della cittadinanza "il nuovo governo sia piu' disponibile a esaminare questi temi di quanto non e' stato finora".

Parlando con i giovani immigrati, Fassino ha poi ricordato che "la citta' di Torino e' molto cambiata anche dal punto di vista demografico: sono 130mila gli stranieri che vivono stabilmente in citta', ovvero il 15 per cento, ed e' in crescita: ogni giorno - ha detto - io firmo una decina di nuove cittadinanze. A Torino sono 15mila gli studenti stranieri, il 20 per cento dei mutui al di sotto dei 150mila euro e' contratto da stranieri e sono 6mila le aziende artigiane con titolari immigrati".