Cancellieri: "Fermezza e solidarietà per governare l’immigrazione"

Il ministro dell’Interno ha illustrato in Senato le nuove linee programmatiche del Viminale. "Grande sfida, ma l’Italia ce la farà"

Roma – 9 dicembre 2011 - Coniugare rigore e accoglienza nelle politiche dell’immigrazione. Questo il non facile obiettivo che si è posto il nuovo ministro dell’interno Annamaria Cancellieri, sicura che l’Italia riuscirà a vincere questa sfida.

Lo spiegato lei stessa martedì scorso in Senato, illustrando alla Commissione Affari Costituzionali le linee guida del suo dicastero. Ecco i passaggi dell’audizione dedicati all’immigrazione.

Secondo Cancellieri, "ogni iniziativa assunta, anche in sede bilaterale, in materia di cooperazione di polizia e di politiche sulla migrazione e l'asilo, soprattutto con i paesi confinanti, con quelli del Nord Africa e dell'area balcanica" deve essere "coniugata in coerenza con gli ineludibili principi di sicurezza dei cittadini, sussidarietà e solidarietà posti alla base della costruzione europea".  "In questo quadro istituzionale e operativo, - speciale attenzione sarà riservata ai temi dell'asilo e dell'immigrazione, contrastando con forza quella illegale, della criminalità organizzata transnazionale, dei traffici di droga e del terrorismo".

La responsabile del Viminale ritiene che si debbano "coniugare fermezza e serenità di giudizio", tenendo ben presenti "le esigenze umanitarie insieme con quelle di repressione dello sfruttamento e di contrasto alle filiere criminali che organizzano e gestiscono il traffico di migranti. Il mio impegno - ha spiegato - sarà diretto a utilizzare al meglio il Fondo europeo per l'integrazione, per consentire ai cittadini stranieri di integrarsi più facilmente all'interno del Paese".

"Si tratta di una grande sfida, ma l'Italia – ha concluso il ministro - saprà farsi carico di questo compito fondamentale per ogni nazione avanzata senza lasciarsi scoraggiare dalle comprensibili difficoltà e dalle paure, confortata dalle nostre tradizioni di civiltà ed accoglienza e guidata in questo dai supremi principi di solidarietà espressi dalla Carta costituzionale".