Comunicato: gli sbarchi dalla Tunisia una prova di
civilt per il nostro Paese
La grave crisi del Maghreb sta portando ad una fuga di
massa verso l'Italia, in particolare dalla Tunisia. Stanno arrivando migliaia
di persone sulle coste italiane, prevalentemente giovani tunisini trai 16 e 25
anni. Un vero e proprio esodo che purtroppo ha gi mietuto le prime vittime.
Ad oggi il bilancio dei morti di 33 profughi annegati nelle acque del
Mediterraneo.
Siamo davanti a una pagina fondamentale della storia
dei paesi mediterranei a noi vicini e lItalia deve assumersi le proprie responsabilit
nei confronti di uno stato limitrofo che sta vivendo una situazione di vera e
propria crisi umanitaria commenta P. Giovanni La Manna (Presidente Centro
Astalli).
Molto
cՏ da fare ad ogni livello, prima di tutto garantendo laccoglienza e il
rispetto dei diritti dei migranti che in queste ore continuano ad arrivare sule
nostre coste. Gli strumenti giuridici per la loro
tutela esistono: il Centro Astalli chiede che venga applicata da parte del
governo la Direttiva comunitaria 2001/55/CE relativa alla concessione della
protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati ed alla
cooperazione in ambito comunitario, recepita dallItalia con un decreto
legislativo n.85 del 2003.
La Manna conclude accogliere i migranti dalla Tunisia
lennesima sfida di civilt che il nostro paese si trova ad affrontare:
lItalia si impegni a che tutto si svolga nel rispetto dei diritti e della
dignit di queste persone.
Ufficio stampa:
Donatella Parisi, Centro Astalli – 0669925099, <mailto:d.parisi@fondazioenastalli.it>d.parisi@fondazioenastalli.it