Comunicato stampa
LEUROPA DEVE
SMETTERE DI PREFERIRE I DITTATORI AI MIGRANTI
ROMA 24 febbraio 2011
Dall8 febbraio, migliaia di migranti tunisini sono arrivati via mare in Italia
sbarcando sullisola di Lampedusa. Questo accadeva solo poche settimane dalla
caduta di Ben Ali, cosa ci dice questo fenomeno sulla situazione politica e
sociale nella Tunisia dellimmediato dopo Ben Ali? Cosa ci dicono le reazioni
politiche in Italia e in Europa della politica nazionale e europea in materia
di migrazione e dasilo e, inoltre, cosa ci dicono dellattitudine dellEuropa
di fronte agli sconvolgimenti che sono in corso nellAfrica del Nord?
E per tentare di
rispondere a queste domande che il Network Euro Mediterraneo per i Diritti
dellUomo ha organizzato una missione di raccolta informazioni, che si svolta
dal 18 al 24 febbraio prima in Tunisia e poi in Italia. La missione era
composta da rappresentanti di organizzazioni membro del Network e di partner e
da esperti del Nord e del Sud del Mediterraneo. La missione ha potuto
raccogliere testimonianze e informazioni dirette, tanto in Tunisia che in
Italia.
La missione ha
permesso di smentire sia la tesi della presenza massiva tra i migarnti arrivati
in Italia di delinquenti di diritto comune evasi dalle carceri, sia quella di
un complotto migratorio che sarebbe stato ordito dalla Libia e dai nostalgici
di Ben Ali.
Nel corso della
missione, le preoccupazione legate agli avvenimenti drammatici che sconvolgono
la Libia hanno, in qualche maniera, soppiantato gli interrogativi che
circondano i migranti tunisini.
Al termine di questa
missione, il Network formula le seguenti raccomandazioni:
Alle autorit
italiane:
- Rispettare
la dignit di tutti i migranti, quali che siano le loro motivazioni.
- Sospendere
lapplicazione dellaccordo bilaterale di riammissione con la Tunisia sotto il
concluso con il regime di Ben Ali. Sospendere tutte le misure di espulsione
forzata individuale o collettiva verso la Tunisia.
- Richiedere
allUnione Europea lattivazione del meccanismo di protezione temporanea.
- Nellattesa
della protezione temporanea, accordare ai migranti una forma di protezione
umanitaria che si traduca in un titolo di soggiorno legale in Italia. Misura
che deve essere indicata dalle autorit centrali e che non deve essere in alcun
modo delegata alla discrezionalit delle singole Questure e Commissioni
Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale
- Migliorare e
razionalizzare le condizioni daccoglienza, il ricorso allo stato durgenza
umanitaria non pu tradursi in un abbassamento degli standard di accoglienza.
- Astenersi
dal mettere in opera il progetto di raggruppamento del Villaggio Mineo, in
Sicilia, di tutti i richiedenti asilo in corso di procedura in Italia,
misura che pu provocare
una situazione di ghetto ed esclusione sociale
- Assicurare
ai migranti che hanno fatto domanda dasilo un esame individuale della domanda
di protezione nel pieno rispetto delle direttive procedure e qualifiche
- Astenersi da
dichiarazioni allarmistiche e incendiarie che assimilano migranti, delinquenti
e terroristi
Alle autorit
tunisine
- Garantire la
libert di tutte le persone di lasciare qualsiasi paese compreso il proprio (
Articolo 12, 2 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici).
Di conseguenza, astenersi di tutte le procedure penali per le persone fermate
nel tentativo di lasciare la Tunisia via mare o per quanti sono rimpatriati
forzatamente verso il Paese
- Rispettare
pienamente le obbligazioni marittime internazionali relative alla ricerca e al
salvataggio in mare.
- Aprire una
inchiesta approfondita e imparziale sulle condizioni nelle quali una barca
affondata l11 febbraio, in un incidente che costato la vita ad almeno 5
persone, e perseguirne i responsabili
- Sospendere
lapplicazione dellaccordo bilaterale sul controllo dellImmigrazione concluso
con lItalia. Esigerne la rinegoziazione e, nel futuro, escludere la possibilit
di rimpatri massivi e la sua applicazione a cittadini di paesi terzi.
Alle autorit europee
- Accompagnare
gli Stati dellAfrica del Nord nel processo di transizione in corso, poich la
democrazia la sola a poter garantire una reale stabilit nella regione, e
quindi offrire ai giovani la possibilit di costruire il loro futuro in un
paese nel quale possono progettare un avvenire.
- Aiutare
lEgitto e la Tunisia che, contrariamente allEuropa, sono gi stati chiamati
ad accogliere rifugiati libici e stranieri, in provenienza dalla Libia. La
solidariet a cui si appellano gli Stati del Sud dellUnione Europea deve
esprimersi innanzitutto nei confronti di questi Stati in transizione
- Astenersi da
tutte le operazioni che avrebbero come conseguenza la dissuasione o
limpedimento dellarrivo in Europa di persone che avrebbero bisogno di
protezione
- Prepararsi
allattivazione della direttiva sulla protezione temporanea nel caso si
producano arrivi massivi dal Nord Africa.
Responsabile Relazioni
Esterne e Comunicazione
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per i Rifugiati
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