Roma 14 febbraio 2011
CIR: lâintervento Frontex solo per aiuto e soccorso.
Il Consiglio Italiano per i rifugiati (CIR) preoccupato che un
eventuale intervento dellâAgenzia Europea per il controllo delle frontiere ö
Frontex possa tradursi in intercettazioni e respingimenti indiscriminati dei
migranti in Tunisia o in altri paesi del nord Africa. ăSe vero che siamo di
fronte a una crisi umanitaria il ruolo di Frontex dovr essere limitato ad
aiutare le forze italiane nel salvataggio in mare nel caso di naufragi e di
condurre le persone in Italia per lâaccoglienza almeno temporaneaä dichiara
Christopher Hein, direttore del CIR.
Lo stesso Ministero dellâInterno Maroni ha parlato del diritto alla
protezione internazionale e al divieto, quindi, di rimpatriare le persone
sbarcate.
Inoltre, finch persister una situazione di instabilit e, almeno in
certe regioni della Tunisia, di insicurezza per i cittadini il CIR ritiene che
sia da escludere lâinvio delle forze dellâordine italiane allo scopo di
impedire le partenze dalle coste tunisine. ăRiteniamoä continua Christopher
Hein ăche questa proposta sia in contraddizione con le affermazioni del
titolare del Viminale sulla necessit di offrire protezioneä.
Il CIR ribadisce tuttavia che non tutte le persone che provengono dalla
Tunisia, e da altri Paesi del Nord Africa, hanno bisogno di protezione. Molti
di loro saranno migranti che vedono adesso unâopportunit per arrivare in
Italia e in Europa. Per affrontare le cause legate alla spinta migratoria
bisognerebbe aprire canali di ingresso regolare attraverso, in primo luogo, la
riapertura di quote di ingresso per lavoro in favore di tunisini e di altri
lavoratori del Maghreb. Se si offrisse la possibilit di entrare in Italia e in
Europa, in Francia prima di tutto, in modo regolare, molte meno persone
farebbero ricorso alle vie rischiose e costose dei barconi.
Dâaltra parte ci possono sicuramente essere persone che temono per la
loro sicurezza e per questo, insiste il CIR, deve essere garantita lâammissione
temporanea sul territorio italiano di tutti i migranti per poi valutare secondo
le regole esistenti le singole posizioni e motivazioni.
Nel caso poi che ci sia un ulteriore e forte aumento degli arrivi
lâUnione Europea non dovr limitarsi a offrire i servizi Frontex, ma dovr
condividere significativamente le responsabilit e gli oneri rivedendo, anche
alla luce delle condizioni attuali, le regole comunitarie, innanzitutto del
Regolamento Dublino, che attualmente fanno si che lâItalia sia lâunico Stato
responsabile per lâesame delle richieste di protezione internazionale di persone
arrivate sulle nostre coste.
Per ulteriori
informazioni:
UFFICIO STAMPA CIR -
Valeria Carlini
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