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Ministro Roberto Maroni

08.02.2011

Vertice a Napoli su terrorismo e immigrazione

Sono in corso nella città partenopea i lavori della 'Conferenza Euro-Africana', aperti dal capo della Polizia Manganelli. Partecipano 68 Paesi, tra i temi affrontati immigrazione, tratta di esseri umani, terrorismo e criminalità organizzata. In programma nel pomeriggio l'intervento del ministro dell'Interno Maroni

Manifesto Conferenza euro - africana di NapoliSi sono aperti questa mattina a Napoli i lavori della 'Conferenza Euro-Africana', una 'due giorni' di rilievo internazionale su immigrazione clandestina, tratta di esseri umani, terrorismo, traffico di stupefacenti e criminalità organizzata. Al vertice, in svolgimento fino a domani presso l'hotel Royal-Continental,è previsto nel pomeriggio l'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Tra i partecipanti, per un totale di quasi 300 persone, ci sono i delegati delle Polizie di 68 Paesi, rappresentanti del G20 e delle principali Agenzie di settore, tra cui Europol ed Eurojust, ed esponenti delle più importanti organizzazioni internazionali.

Il vertice è l'occasione per «mettere a frutto le esperienze» consapevoli dell'importanza della collaborazione con i paesi del Nord Africa, ha spiegato il direttore centrale della Polizia dell'immigrazione e delle frontiere Rodolfo Ronconi dando il saluto di benvenuto prima dell'inizio dei lavori, aperti dal capo della Polizia Antonio Manganelli.

Illustrando i temi al centro del dibattito, Manganelli ha messo a fuoco gli obiettivi e le strategie della cooperazione internazionale, auspicando una volontà comune da parte dei Paesi intervenuti di agire sulla situazione economica, poiché «la prevenzione è l'arma più efficace per contrastare l'impoverimento delle aree sub sahariane, la criminalità organizzata, lo sfruttamento sessuale».

Anche la cooperazione e lo scambio di risorse sono fondamentali per il contrasto alla criminalità. «Noi, come forza di polizia, - ha dichiarato Manganelli - possiamo fare corsi di formazione alla polizia locale, assistenza con fornitura di mezzi, scambio di funzionari per una maggiore collaborazione internazionale. L'unico modo per combattere i gruppi criminali è quello di stabilire accordi bilaterali, perché lavorando in collaborazione si possono ottenere maggiori risultati concreti». Infine, un cenno all'armonizzazione degli ordinamenti e al ruolo fondamentale delle strutture investigative che devono «compensare» quello che gli ordinamenti «non leggono allo stesso modo».

I lavori della mattinata sono proseguiti con gli interventi del direttore di Europol Rob Wainwright, del vice presidente di di Eurojust Michele Coninsx, del ministro dell'Interno libico Abdelfattah Younis Farag Al Obeidi, del direttore dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni Wiliam L. Swing, del rappresentante dell'Alto commissariato per i rifugiati Laurence Jolles, del segretario generale dell'istituto Don Luigi Sturzo e del rappresentante della Commissione europea Francesco Luciani.

Tutti gli interventi si possono seguire in tempo reale sul sito della Polizia http://www.poliziadistato.it/.





   
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