Direttiva servizi, al via i "test d'efficienza"

Un anno dopo la scadenza del termine per l'attuazione della Direttiva Servizi, il mercato unico dei servizi non è ancora sfruttato appieno. I servizi rappresentano due terzi del PIL e dei posti di lavoro dell'UE, ma contano solo per circa un quinto degli scambi totali all'interno dell'Unione. Oggi, appena l'8% delle PMI europee operano in altri Stati membri. Un potenziale che la Commissione europea vuole finalmente liberare attraverso una serie di azioni che vogliono eliminare i problemi che ancora ostacolano la piena attuazione dei servizi.

La comunicazione "Verso un atto per il mercato unico per un'economia sociale di mercato altamente competitiva" adottata il 27 ottobre 2010 stima che i vantaggi indotti dal miglior funzionamento del mercato unico dei servizi potrebbero corrispondere ad utili annui oscillanti tra 60 e 140 miliardi di euro, pari ad un potenziale di crescita compreso tra lo 0,6 a l'1,5% del PIL. E consentirebbe alle piccole imprese innovative di sviluppare le loro attività e crescere ulteriormente.

Obiettivi che la Commissione europea intende perseguire eseguendo quest'anno e nel corso del 2012 un "test di efficienza" del mercato unico dei servizi dal punto di vista dell'utente, eliminando gli ostacoli ai servizi transfrontalieri e garantendo un'attuazione ambiziosa e un'applicazione completa della direttiva servizi. A tal scopo, la Commissione avvierà un dialogo bilaterale con una serie di Stati membri nei quali sono emersi problemi di attuazione della direttiva. La Commissione eseguirà inoltre nel 2011 una prima valutazione economica degli effetti dell'attuazione della direttiva e del suo impatto sul funzionamento dei mercati dei servizi.

Per saperne di più:
Comunicazione "Verso un atto per il mercato unico per un'economia sociale di mercato altamente competitiva" [.pdf 59,6 Kbyte]
Progressi del mercato dei servizi nell'UE [.pdf - 23,8 Kbyte]
Approfondimento sulla Direttiva Servizi