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Libri e Pubblicazioni : Caritas: Osservatorio romano sulle migrazioni. Settimo rapporto
(17/12/10)

Sono quasi 500mila gli immigrati residenti nel Lazio nel 2009. Oltre 300mila vivono a Roma. Tra i lavoratori stranieri l'occupazione è in crescita. Così come il lavoro autonomo. Rifugiati e popolazioni rom si concentrano principalmente nella capitale. Questi alcuni dei dati diffusi dall'Osservatorio romano sulle migrazioni realizzato dalla Caritas di Roma e presentato ieri.


Nel Lazio. Dopo la Lombardia, il Lazio è la seconda regione per presenza di stranieri: sono 497.940, con un'incidenza sulla popolazione locale dell'8,8%. A Roma risiede l'81,5% degli immigrati presenti sul territorio regionale, tuttavia è cresciuto anche il protagonismo delle altre province: a Latina gli stranieri sono 34.306 (+11,0% rispetto al 2008), a Viterbo 26.253 (+10,1%), a Frosinone 20.823 (+8,8%) e a Rieti 10.901 (+10,0%). Le comunità più rappresentate sono la rumena - il 36% del totale delle presenze - la filippina, la polacca, l'albanese e l'ucraina.

Nella Provincia di Roma. Gli stranieri che vivono nell'area romana sono 405.657 con un'incidenza del 9,8%. L'immigrazione è qui caratterizzata da una forte componente femminile (il 53,5% del totale dei residenti), da una ridotta percentuale di minori rispetto al quadro nazionale e dal crescente aumento della seconda generazione (incidenza dell'11,2% sui residenti stranieri). Nella Provincia romana sono presenti 186 nazionalità, tuttavia i gruppi più numerosi sono i rumeni (139.821, il 34,5% dei residenti stranieri), i filippini (28.628, 7,1%), i polacchi (20.302, 5%), gli albanesi (13.585, 3,3%) e gli ucraini (12.859, 3,2%). Subito dopo Roma, i Comuni con i numeri più alti di stranieri sono Guidonia Montecelio (8.608), Fiumicino (7.411), Ladispoli (7.182), Pomezia (6.591), Tivoli (6.286), Anzio (5.791). Per quanto riguarda il lavoro, gli occupati stranieri sono 196mila e rappresentano l'11,6% dell'occupazione complessiva. Un altro aspetto di quest'area è la presenza di una quota superiore rispetto alla media nazionale di lavoratori stranieri in possesso di diploma superiore o laurea. Tuttavia rimane forte l'incidenza del lavoro non qualificato che tra i laureati stranieri raggiunge il 37,5%. Vitale rimane inoltre l'imprenditoria immigrata: nel 2009 in Provincia sono 24.745 le imprese con titolare straniero, il 7,5% in più rispetto al 2008 e il 17% delle aziende con titolare nato all'estero presenti in Italia. Gli imprenditori provengono da Romania, Bangladesh, Cina, Marocco ed Egitto. Le aree di business più sviluppate sono il commercio, le costruzioni e i servizi professionali (attività immobiliari, noleggio, informatica).

A Roma. La popolazione con cittadinanza straniera, secondo l'anagrafe del Comune di Roma, al 1° gennaio 2010 conta 320.409 persone, il 9% in più rispetto a gennaio del 2009. L'incidenza sul totale della popolazione ha raggiunto l'11,2%, una quota che colloca Roma tra i Comuni con le più alte incidenze di stranieri. Rispetto alla distribuzione territoriale, la presenza più forte si ha nei Municipi I (38.533, 12% del totale), XX (8,3%) e VIII (10,3%). In città i lavoratori immigrati, in controtendenza rispetto agli italiani, hanno registrato un incremento di occupati del +18,7%, anche se in posti di lavoro a bassa qualificazione. Il tasso di occupazione si attesta al 69,8%, l'8,6% in più rispetto agli occupati italiani. Per quanto riguarda i settori di impiego, il 74,5% degli occupati stranieri lavora nei servizi o nel commercio. Nei soli servizi, in particolare nelle attività di cura della casa o della persona, è occupato il 48,4% dei lavoratori immigrati.

L'accoglienza dei migranti a Roma. Sono 22 i centri di accoglienza messi a disposizione dal Dipartimento per la Promozione dei Servizi Sociali e la Salute del Comune di Roma e gestiti dall'ufficio immigrazione. Al 30 giugno 2010 le persone accolte sono 1.332 (su un totale di 1.366 posti disponibili), di cui oltre il 90% richiedente o titolare di una forma di protezione, in maggioranza uomini (1.158) provenienti da Eritrea, Afghanistan, Nigeria, Etiopia, Guinea, Somalia, Costa d'Avorio. A questa rete di accoglienza si aggiunge quella dello Sprar/Servizio per i Richiedenti Asilo e Rifugiati con 150 posti. Nonostante ciò, le persone in attesa di un posto, al 31 luglio 2010, sono state circa 1.500 con tempi di attesa mediamente di 45 giorni, poiché i posti disponibili non bastano a dare risposta a tutti i titolari di protezione che risiedono in città. Ciò ha portato negli anni alla nascita e allo sviluppo di un circuito di accoglienza parallelo a quello istituzionale, che si sostanzia nell'occupazione di edifici abbandonati.

I rom a Roma. Altro aspetto che caratterizza l'immigrazione romana è la presenza delle popolazioni rom e sinti che al 2009 sono 6-8mila. Molti sono tuttavia cittadini italiani: è questo il caso dei rom abruzzesi, dei sinti e camminati siciliani, dei rom campani e dei rom kalderasha, originari della città di Fiume e giunti in Italia dopo la seconda guerra mondiale. Risale invece agli anni '60 l'arrivo dei rom di origine slava e ai primi anni del 2000 quello dei rom rumeni.

Osservatorio romano sulle migrazioni: scheda di sintesi

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