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GUIDA AL DECRETO FLUSSI 2010 |
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DECRETO FLUSSI 2010 In Italia si può assumere un cittadino extraUE solo se è già titolare di un permesso di soggiorno idoneo all’assunzione, come ad esempio un permesso di soggiorno per motivi familiari, lavoro subordinato non stagionale, studio (per un massimo di 20 ore settimanali e comunque non oltre 1040 ore annuali), rifugiato politico, motivi umanitari, ecc. Nei restanti casi (es. per lo straniero in Italia per motivi turistici o per brevi soggiorni) il datore di lavoro deve necessariamente attendere l’emanazione del decreto flussi e chiedere, quindi, preventivamente il nulla osta al lavoro per poi procedere all’assunzione. Il cittadino extraUe per il quale si richiede il nulla osta deve trovarsi all’estero o comunque essere in Italia regolarmente soggiornante per altri motivi. Il Decreto prevede, inoltre, la possibilità di convertire alcuni permessi di soggiorno (per studio, tirocinio, formazione, lavoro stagionale, ecc.) in permessi per lavoro, subordinato o autonomo. Le domande possono essere inviate solo a partire dal giorno stabilito dal Decreto Flussi e solo dopo che questo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Non saranno considerate valide le domande inviate prima di tale giorno. Poiché le quote vengono assegnate rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle domande, è fondamentale inviare da subito, nel giorno stabilito, la domanda per sperare di ottenere la quota prima che questa si esaurisca. Nel 2007, ad esempio, le quote disponibile si esaurirono nell’arco di 15 minuti in media rispetto all’orario previsto di invio della domanda (ore 8.00).
I termini per presentare le domande I datori di lavoro che intendono assumere i lavoratori domestici provenienti da Paesi per i quali non è riservata una quota possono inoltrare le domande a partire dalle ore 08:00 del 2 febbraio 2011. I datori di lavoro che intendono assumere i lavoratori nei restanti settori, provenienti da Paesi per i quali non è riservata una quota, possono inoltrare le domande a partire dalle ore 08:00 del 3 febbraio 2011.
Non è chiaro invece quale sia il termine per tutti coloro che dovranno presentare la domanda di conversione del permesso di soggiorno in un permesso per lavoro. Secondo la lettura del Decreto FLussi dovranno inviare la domanda il 31 gennaio 2011 se provengono da un Paese elencato dal Decreto, oppure il 3 febbraio 2011 nell’altro caso. Saranno ammesse le domande presentate entro 6 mesi dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
COSA PREVEDE IL DECRETO FLUSSI 2010
Ingressi per lavoro subordinato e domestico per nazionalità riservate
4500 Albania; 1000 Algeria; 2400 Bangladesh; 8000 Egitto; 4000 Filippine; 2000 Ghana; 4500 Marocco; 5200 Moldavia; 1500 Nigeria; 1000 Pakistan; 2000 Senegal; 80 Somalia; 3500 Sri Lanka; 4000 Tunisia; 1800 India; 1800 Perù; 1800 Ucraina; 1000 Niger; 1000 Gambia; 1000 altri Paesi non UE che concludano accordi con l’Italia.
Ingressi di Colf e Badanti (nazionalità non riservate)
Ingresso di lavoratori formati all’estero
Conversione in permessi per lavoro
Possono essere convertiti in Lavoro Subordinato: Possono essere convertiti in Lavoro Autonomo: 500 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini extracomunitari da altri Stati dell’Unione Europea.
I REQUISITI PER PRESENTARE LA DOMANDA Il datore di lavoro deve possedere una capacità economica che varia a seconda che si chieda l’assunzione di un lavoratore domestico o di un lavoratore subordinato – non domestico, come un impiegato od altro.
Ad esempio per richiedere l’assunzione di un lavoratore domestico per 25 ore a settimana con una retribuzione mensile onnicomprensiva pari a 600 euro il costo dei contributi dovuti all’Inps ogni trimestre è pari a € 318,50. Quindi il datore di lavoro che vuol presentare la domanda di assunzione deve possedere una capacità economica pari al doppio del costo, quindi circa 18.150 euro.
Se si chiede l’assunzione di un lavoratore come badante per sé o per un familiare perché affetti da patologie o gravi handicap che limitano l’autosufficienza non è necessario dimostrare il possesso del reddito richiesto. Servirà solo una certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o convenzionata assestante la patologia o l’handicap.
Assunzione di un lavoratore non domestico
I requisiti del lavoratore
Le condizioni contrattuali
Il datore di lavoro, inoltre, è obbligato ad assicurare la disponibilità di un alloggio idoneo (anche casa propria), attestato dal certificato di idoneità alloggiativa rilasciato dagli uffici comunali competenti.
Si tratterà di inviare un particolare modulo, compilabile on line, contenente la proposta di contratto di soggiorno dove andranno indicati i dati relativi al rapporto di lavoro che si vuole instaurare (reddito, retribuzione, Contratto collettivo applicato, sistemazione alloggiativa e così via). Successivamente alla ricezione della domanda lo Sportello Unico provvederà ad inviare la richiesta alla Questura per la verifica di eventuali espulsioni o condanne del lavoratore. In caso di parere positivo la domanda verrà inoltrata, dall’ufficio stesso, alla Direzione Provinciale del Lavoro per la verifica della disponibilità della quota, della capacità economica del datore di lavoro e del rispetto delle condizioni minime lavorative. Potranno poi essere richieste eventuali integrazioni documentali. Una volta terminata positivamente l’istruttoria il datore di lavoro verrà convocato per la firma del contratto di soggiorno e il rilascio del nulla osta al lavoro, valido per 6 mesi dalla data del rilascio. Il datore di lavoro dovrà quindi provvedere ad inviare il nulla osta al lavoratore straniero che dovrà recarsi, con questo documento in originale e il passaporto in corso di validità al Consolato italiano presente nel suo Paese per richiedere il visto di ingresso per lavoro in Italia. Solo dopo aver ottenuto il visto, il cittadino extracomunitario potrà venire in Italia ed entro 8 giorni dal suo ingresso, recarsi allo Sportello Unico per firmare il contratto di soggiorno e poter, successivamente, inoltrare la richiesta del permesso di soggiorno per lavoro alla Questura utilizzando il kit postale. La conversione del permesso di soggiorno
Una volta inoltrata la domanda la Direzione Provinciale del lavoro verificherà la sussistenza della quota, ed in caso di esito positivo, il cittadino straniero verrà convocato presso lo Sportello Unico per sottoscrivere il contratto di soggiorno e il successivo invio della richiesta di permesso di soggiorno tramite l’Ufficio Postale.
Il decreto prevede espressamente che solo i cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro Stato UE possono convertire il loro permesso anche per lavoro autonomo. Avv. Mascia Salvatore
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