Roma
20 giugno 2011
COMUNICATO
STAMPA
CIR
AL GOVERNO: NON GIOCATE CON LA VITA DEI RIFUGIATI
Il
Consiglio Italiano per i Rifugiati ö CIR, in occasione della Giornata Mondiale
del Rifugiat, invita il Governo Italiano a ripensare le misure repressive annunciate
in questi ultimi giorni.
ăNegli ultimi giorni abbiamo assistito a
una escalation di dichiarazioni e provvedimenti del governo sempre pi
allarmant.ä, dichiara Christopher Hein direttore del CIR. In primo luogo
lâaccordo con il Comitato di Transizione Libico per il rimpatrio degli
immigrati irregolari che fuggono dalla Libia. ăSentire dal Governo anche solo
lâidea e la prospettiva, che dopo lâaccordo sembrerebbe quasi realt, di
rimandare profughi verso un paese in guerra ci ha letteralmente inquietato.
Dobbiamo dirlo senza alcuna incertezza: viola esplicitamente ogni convenzione
internazionale e mette la vita delle persone ad altissimo rischio.ä Conclude
Christopher Hein Direttore del CIR.
Dallâaltra
il decreto del Consiglio dei Ministri che prolunga la detenzione nei CIE. ă18
mesi senza alcuna libert per persone che non hanno commesso alcun reato una
vera e propria punizione. Oltretutto inefficace ai fini della gestione della
immigrazione irregolareä dichiara Hein.
Vogliamo
ricordare che nei CIE possono esserci anche richiedenti asilo, che hanno
presentato la loro domanda di protezione dopo aver ricevuto una espulsione,
anche se ingiusta.
ăLâItalia sinora di fronte alle rivolte
nel nord africa aveva reagito senza chiudere le frontiere, con una giusta
accoglienza per quanti fuggivano da aree in pericolo. Non solo, ma la Guardia
Costiera e le altre forze impegnate nel pattugliamento e soccorso in mare
stanno facendo un lavoro umanitario di fondamentale importanza salvando molte
vite. Anche intervenendo nelle acque di competenza maltese.ä dichiara Savino
Pezzotta Presidente del CIR.äQuesto lâItalia che vogliamo continuare a
vedere. Le logiche politiche non
possono distruggere i diritti delle personeä.
Altro
elemento preoccupante la gestione confusa e non coordinata dellâaccoglienza
per i profughi arrivati in questo periodo dal Nord Africa. Unâaccoglienza
difficile e lacunosa, in cui le persone sono state distribuite sul territorio
senza aver ricevuto un orientamento e sono mandate in centri di accoglienza
privi, in molti casi, dei servizi indispensabili. ăNonostante le sforzo della
Protezione Civile, quello che stiamo vedendo sul territorio allarmante.
Lâaccoglienza non pu e non deve esaurirsi nella pura fornitura di vitto e
alloggio, ma deve prevedere dei servizi alla persona. Cosa succeder a quelle
persone che sono nei centri e che non hanno avuto informazioni? Come potranno
richiedere asilo e, soprattutto, quante possibilit avranno di vedere
riconosciuto il loro diritto alla protezione senza alcuna preparazione e
supporto?ä Si chiede Christopher Hein Direttore del CIR.
ăVoglio
ricordare le parole del Presidente Napolitano che invitano a reagire con forza
contro lâindifferenza e aprirci allâaccoglienza. Mai come oggi suonano come un
monito e come una direzione da seguire senza indugioä conclude Savino Pezzotta.
Ulteriori
informazioni
UFFICIO
STAMPA CIR
Valeria
Carlini
tel. +
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E-mail:
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