Roma
13 giugno 2011
COMUNICATO
STAMPA
CIR:
INACETTABILI RESPINGIMENTI VERSO PAESI IN GUERRA
Il
Consiglio Italiano per i Rifugiati CIR gravemente preoccupato dalla
possibilit che in Italia venga introdotta una politica indiscriminata di
respingimenti verso un paese in guerra.
Le
prospettive di realizzare un blocco navale dalla Libia per impedire la partenza
dei profughi e di riportare i profughi da dove sono partiti, ovvero da unarea
in guerra, semplicemente inaccettabile dichiara Christopher Hein, direttore
del CIR Si violano le pi essenziali leggi internazionali e nazionali che si
basano tutte su un unico fondamentale principio: non possono essere respinte
persone verso aree in cui la loro vita messa in pericolo.
Il
Consiglio Italiano per i Rifugiati sottolinea inoltre che in nessun modo
possono essere realizzati respingimenti di massa. Deve sempre essere verificata
la condizione individuale delle persone e data la protezione a quanti chiedono
asilo. Dobbiamo ricordare che molte delle persone arrivate in questi mesi dalla
Libia sono rifugiati che fuggono dalle persecuzioni e dalle violenze
dellEritrea, Etiopia, Somalia, Costa dAvorio.
Anche
noi siamo convinti che i mezzi internazionali impegnati nei pattugliamenti non
si debbano limitare a guardare passare i barconi come fossero navi da crociera:
devono intervenire per soccorrere e salvare i migranti. E per portarli in un
porto sicuro, non di certo verso un paese in guerra. continua Hein Dobbiamo
preoccuparci della vera emergenza: salvare vite umane. La tragica conta dei
morti nel Mediterraneo negli ultimi mesi ci dice che 1 migrante su 10 morto
nel tentativo di raggiungere le nostre coste.
Il CIR
chiede che non vengano introdotte in alcun modo misure di respingimenti di
massa, che vengano rispettate scrupolosamente le norme vigenti e realizzate
operazioni efficaci e tempestive di soccorso in mare.
Ulteriori
informazioni
UFFICIO
STAMPA CIR
Valeria
Carlini
tel. +
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E-mail:
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