Avvio del progetto Pro Child (promozione dei diritti dei bambini in Italia e Romania)

 

LAssociazione Spirit Romanesc, Roma (www.spirit-romanesc.net) insieme con l'istituto capofila del progetto, lAssociazione Bambini in Romania/BIR (www.bambiniinromania.it), Inima pentru inima foundation/IPI (www.ipi.ro), Cooperativa Interculturando (www.interculturando.it) e Inter Futura Srl/Inter Campus informa che stato firmato il contratto di finanziamento per limplementazione del progetto Pro Child e che si iniziato con le prime attivit stabilite dal programma.

Il progetto stato cofinanziato dall Unione Europea tramite il Programma Diritti Fondamentali e Cittadinanza, ed il periodo di svolgimento avr una durata di 23 mesi, precisamente dal 10 gennaio 2011 al 10 novembre 2012. Ringraziamo anche LAssociazione Hogar, che tenendo conto dellimportanza del progetto, ci ha offerto una parte di finanziamento.

Lidea di questo progetto nasce da anni di esperienza lavorativa in questo campo di BIR (Bambini in Romania), dei partner e dei partner associati con i gruppi target e le comunit locali verso le quali si rivolgono le attivit previste nel programma del progetto, in Romania ed in Italia.

Due parole sullassociazione che lavora sul territorio di Roma e che ha la responsabilit di questo comunicato stampa:

LAssociazione Spirit Romanesc, Roma unorganizzazione senza scopo di lucro italo – rumena dal profilo esclusivamente socio – culturale. Tra i nostri obbiettivi nominiamo: la tutela dei diritti civili per i rumeni che vivono in Italia ed in particolar modo ricordiamo la lotta continua per i diritti dei bambini (progetti per lintegrazione, mediazione nelle scuole). In particolare ci siamo proposti di diffondere la cultura rumena in tutti i suoi aspetti, di diffondere la lingua rumena nei paesi ospitanti e di effettuare scambi culturali tra i popoli stranieri e la Romania. LAssociazione fornisce servizi ai cittadini e implementa progetti per la comunit rumena, rappresentando gli interessi degli stessi nei rapporti con le autorit dellamministrazione pubblica, con gli istituti dellUnione Europea, nonch nelle varie autorit del mondo. Collaboriamo con lAmministrazione locale, i Consigli locali, gli Enti governativi e non governativi a livello locale, nazionale ed internazionale.

I partner che accompagnano la nostra associazione su questa strada sono anchessi una serie di organizzazioni con esperienza nella direzione del intervento sociale sulla quale verte questo progetto.

 

I bambini e gli adolescenti a rischio di abbandono o di essere trascurati sono al centro del nostro progetto il cui obiettivo di provvedere alle loro necessit direttamente e indirettamente. Innanzi tutto osserviamo che il bisogno principale di questo gruppo target la riunificazione e integrazione nella vita familiare, primo obiettivo previsto dalle nostre attivit, perseguito sia rivolgendosi direttamente a questo gruppo target, sia sensibilizzando a prestando assistenza ai loro familiari e alla societ civile. Secondariamente vi la necessit di convincere tutti coloro che hanno

un ruolo nella protezione dei bambini che per loro la vita in famiglia unalternativa migliore rispetto alla permanenza in strutture dello Stato. Terzo, un fattore di limitazione particolare consiste nella discriminazione e nellintolleranza a danno dei bambini e degli adolescenti sulla base di considerazioni etniche o di stereotipi. La vulnerabilit, ad un livello di base, dovuta ad una combinazione di fattori: valori e norme avverse, inerzia sociale, povert economica e un

governo debole che insieme rinforzano un contesto che conduce alla vulnerabilit, allesclusione sociale e alla discriminazione di molti bambini. Tutto questo richiede unazione forte e sfaccettata per promuovere la consapevolezza del diritto dei bambini ad una vita in famiglia e per lottare contro il razzismo, la xenofobia e lintolleranza in modo strutturato – tramite campagne professionali di informazione– cos come la promozione di scambi di esperienze e di competenze (capacity building) a livello individuale, di comunit e istituzionale.

Alla luce di quanto detto, lobiettivo generale del progetto PRO-CHILD quello di promuovere e supportare il diritto dei bambini e degli adolescenti di crescere allinterno delle proprie famiglie e di essere pienamente integrati nelle loro comunit locali.

In particolare, il progetto PRO-CHILD affronter i problemi del gruppo particolarmente vulnerabile

costituito dai minori romeni, rom e non, e dagli adolescenti che vivono in Romania o in Italia che sono trascurati dai genitori o che sono a rischio di abbandono, oltre ad essere vittime del razzismo e dellintolleranza per ragioni etniche o di stereotipi. Sar fornito un supporto diretto per identificare i soggetti beneficiari del progetto, e allo stesso tempo il progetto accrescer la consapevolezza dellopinione pubblica generale, stakeholders (istituti) e comunit locali sui diritti e i bisogni dei minori vittime di abbandono e trascurati, e sulle possibili risposte.

 

In termini di localizzazione geografica, abbiamo selezionato due zone in Romania e in Italia dove il nostro progetto pu dimostrarsi particolarmente efficace per via dellalta presenza di gruppi target del tipo specificato dal progetto, oltre alla presenza di rapporti stretti con gli stakeholders locali: provincia di Brasov (Regione della Transilvania) e provincia di Valcea (Regione dell‟Oltenia) in Romania, due regioni dove, come specificato prima, il numero di bambini ed adolescenti a

rischio di abbandono estremamente alto; aree di Milano e Roma, dove la presenza di emigrati romeni, rom e non, provenienti dalle regioni romene sopraccitate molto elevata.

Ricordiamo che in Italia la comunit rumena costituita da 1.165.000 di persone, essendo un quarto dellintera popolazione di immigrati.

 

La situazione dei bambini romeni, rom e non, in Italia diversa rispetto a quella in Romania, se non altro perch il sistema per la tutela dei bambini qui esiste da lungo tempo. Comunque sia, lentit del numero dei bambini che necessitano assistenza diventa ogni giorno pi critico. E qui che interveniamo noi, come ONG, nella collaborazione con gli istituti pubblici per aiutare e migliorare la situazione.

 

In Romania, lelevato numero di bambini abbandonati dai genitori, cos come il numero di quelli a rischio di abbandono, particolarmente allarmante. Nel 2008 lUNICEF in collaborazione con GALLUP Romania e diverse istituzioni di governo locali e centrali, insieme a molte associazioni non governative (tra cui Fondazione Soros e Save the Children Romania), hanno analizzato il fenomeno dei bambini romeni, rom e non lasciati soli da genitori che lavorano allestero. Le principali conclusioni della ricerca [http://www.unicef.org/romania/ro/Raport_final_HAC.pdf]

sono: i minori lasciati soli da genitori che lavorano allestero sono circa 350.000; di questi, 126.000 minori hanno entrambi i genitori allestero; la met di loro sono sotto i 10 anni (pi del 50%

sono tra i 2 e i 6 anni, gli altri tra i 7 e i 10, con un 4% sotto i 2);

Sfortunatamente, sebbene i genitori scelgano di lavorare allestero per migliorare le condizioni di vita familiare, secondo questo studio pi di un terzo di loro fallisce nellintento. Sempre in Romania, circa il 10% delle crime sono commesse da minori.

 

Paralelemente a queste azioni, il progetto si propone di sviluppare forme di sensibilizzazione sulla discriminazione, perch esistono diverse forme di discriminazione, come: contro i bambini Rom, bambini e adolescenti malati di HIV/AIDS (circa 8.000) e bambini disabili. Alla radice di queste discriminazioni vi la povert economica, ma la carenza di sensibilizzazione e di diffusione della consapevolezza sono fattori rilevanti. I bambini Rom sono al di sopra della media in termini di abbandono di minori, di minori che vivono presso le strutture statali, di bambini di strada e di bambini in conflitto con la legge.

Un altro gruppo target che vogliamo raggiungere tramite questo progetto sono i minori che vivono nelle strutture istituzionali e ai minori sotto tutela.

 

Negli ultimi anni i comportamenti discriminatori contro lintera comunit romena e Rom sono aumentati; la comunit romena viene spesso presentata allopinione pubblica ed etichettata dai media come criminale. Secondo lEU-MIDIS European Union Minorities and Discrimination Survey, main results report diffuso nel 2010 dallAgenzia UE per i diritti fondamentali [http://fra.europa.eu/fraWebsite/eu-midis/index_en.htm], i risultati per gruppi specifici negli Stati membri mostra che i Rom sono fra le nazionalit maggiormente discriminate nellUnione Europea, mentre i romeni sono tra le tre nazionalit maggiormente discriminate in Italia.

 

Questo progetto simultaneamente unopportunit e una necessit. Un opportunit perch si propone di trasformare 50 famiglie con seri e gravi problemi in famiglie modello, ed una necessit perch questi bambini hanno un reale bisogno di noi.

 

Noi abbiamo bisogno del vostro sostegno morale, e loro, i bambini, hanno bisogno di noi tutti!

 

Coordinatore regionale (Roma)– Dana Mihalache – Presidente dellAssociazione Spirit Romaesc Roma; tel: (0039)347/00.11.709

Segretaria/ Responsabile avvenimenti – Roxana Lupu, tel: (0039)328/33.43.585