COMUNICATO STAMPA
ESPLODE
LA VIOLENZA AL CIE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
I
migranti ingoiano pezzi di vetro per protesta
Dichiarazione
di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
Questa
notte allĠinterno del Cie di Santa Maria Capua Vetere, uno degli ultimi tre Centri di
Identificazione ed espulsione creati dallĠattuale Governo, scoccata la
scintilla che ha scatenato i disordini tra i migranti detenuti e le forze di
polizia predisposte alla sorveglianza del centro. Il Numero Verde per Richiedenti e Titolari di Protezione
Internazionale dellĠARCI ha ricevuto le chiamate di otto ragazzi di nazionalit
tunisina che hanno raccontato agli operatori dellĠassociazione la dinamica
degli scontri. Alla protesta di un ragazzo a cui stata negata la possibilit
di uscire dal centro per tornare in Tunisia, dopo aver appreso della morte del
fratello, si scatenata la risposta violenta della polizia con lanci di
lacrimogeni contro le tende che ospitavano i migranti detenuti, dando cos
origine a un incendio.
Dalle
testimonianze raccolte ci sono una decina di feriti dei quali non si conoscono
le condizioni.
Non
stata data possibilit agli operatori dellĠARCI Caserta accorsi allĠingresso del
Cie di farvi ingresso, alludendo a un presunto orario di visita – finora
mai reso noto – che sarebbe previsto dalle 10:30 alle 12:30.
La
violenza ha generato reazioni di autolesionismo e dalla mattinata di oggi
continuiamo a registrare testimonianze di
ragazzi che stanno ingerendo del vetro e bevendo shampoo.
Come
noto tutti gli immigrati del Nord Africa arrivati dopo il 5 aprile non hanno
potuto usufruire della protezione temporanea, come se fosse ammissibile
prevedere una scadenza temporale per chi pu usufruire di questo diritto.
La
frustrazione per la mancata concessione della protezione umanitaria con la
conseguente discriminazione di chi arrivato negli ultimi due mesi, assieme
alla condizione di detenzione nei Cie, generano questi episodi. Noi lo avevamo
previsto.
La
responsabilit del Governo che continua a gestire i fenomeni migratori con la
propaganda, violando di fatto la
direttiva europea sui rimpatri. I numeri dimostrano che i Cie, oltre a essere
peggiori delle carceri nel violare
la dignit umana, sono inutili: il numero effettivo delle espulsioni
bassissimo in proporzione al numero delle persone effettivamente detenute.
Chiediamo
pertanto che tutti i Centri di Identificazione ed Espulsione vengano
immediatamente chiusi e auspichiamo che sia fatta chiarezza e che siano
determinate le responsabilit sui fatti accaduti questa notte nel Cie di Santa
Maria Capua Vetere.
Roma,
8 giugno 2011