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Libri e Pubblicazioni : Fondazione Leone Moressa: le difficoltà degli imprenditori stranieri
(04/07/11)

Ritardi dei pagamenti, eccessivo carico burocratico e difficoltà di accesso al credito. Sono i principali ostacoli incontrati dagli imprenditori stranieri che lavorano in Italia. Lo rileva un’indagine rivolta a 500 titolari di impresa immigrati realizzata dalla Fondazione Leone Moressa.

Le difficoltà si presentano più al Centro che al Nord. Le attività imprenditoriali, riferiscono i manager intervistati, sono state penalizzate da problemi di liquidità legati al ritardo dei pagamenti (27,4%), all’eccessivo carico burocratico (27,8%) e a difficoltà di accesso al credito (12,8%). Per facilitare l’inserimento degli imprenditori stranieri, secondo gli intervistati, si dovrebbe procedere alla riduzione dell’imposizione fiscale e all’alleggerimento del carico burocratico. Quindi prevedere in una seconda fase il sostegno agli investimenti, il miglioramento nell’accesso al credito, la collaborazione tra imprese e il sostegno diretto degli enti pubblici.

Per quanto riguarda l’accesso al credito, l’indagine rileva che il 75,6% degli intervistati ha fatto ricorso all’autofinanziamento per la propria attività. Appena il 20,5% ha richiesto un prestito in banca. Ma più del 60% non ha mai chiesto un prestito agli istituti bancari. Tra coloro che invece ne hanno fatto richiesta, risulta che ne ha potuto usufruire il 92,3%. Relativamente alla facilità di accesso al credito, il 78,1% degli intervistati afferma che non vi siano grosse differenze di trattamento tra gli imprenditori stranieri e gli italiani.

La ricerca fornisce infine un identikit delle imprese condotte da stranieri. La maggior parte di queste imprese sono di piccole dimensioni: quasi due imprese su tre hanno come unico addetto l’imprenditore intervistato, un terzo conta meno di 5 persone, mentre appena il 3,4% ha più di 6 lavoratori. Il personale occupato è soprattutto straniero. Si tratta di imprese avviate d recente: il 51% dal 2001 al 2005, poco più di un quarto dopo il 2005. Gli imprenditori che le dirigono sono mediamente giovani (il 40,8% ha tra i 31 e i 40 anni), hanno un livello di istruzione medio alto (il 32,4% ha il diploma, il 12,8% la laurea), vivono in Italia da più di dieci anni e sono di origine prevalentemente marocchina (16%), albanese (12,9%) e rumena (11,3%).

Comunicato stampa “Anche gli imprenditori stranieri soffrono la crisi”

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