In Italia in media un dipendente straniero guadagna 300 euro in meno di un italiano. Le differenze salariali sono meno forti al Nord. Migliori retribuzioni per quanti lavorano nei settori del trasporto e delle costruzioni. Questi alcuni dei risultati di uno studio realizzato dalla Fondazione Leone Moressa che ha analizzato le restribuzioni mensili dei dipendenti stranieri nel quarto trimestre del 2010.



Per quanto riguarda le differenze territoriali, troviamo che nelle aree settentrionali gli stranieri guadagnano mediamente di più rispetto agli stranieri che lavorano al Sud. Ad esempio in Friuli Venezia Giulia lo stipendio mensile di un immigrato è di circa 1.159 euro mentre in Calabria si aggira introno ai 674 euro. Nelle regioni meridionali si registra anche il gap retributivo maggiore tra italiani e stranieri, infatti se nel Nord non supera i 300 euro, nel Mezzogiorno i differenziali sono di oltre 500 euro.

La situazione si presenta ancora più grave tra le lavoratrici straniere che possono contare su un salario medio di 797 euro a fronte dei 1.135 euro degli uomini.

I settori in cui i guadagni sono più alti sono quello dei trasporti (1.348) e delle costruzioni, istruzione/sanità/servizi sociali (poco più di 1000 euro). Sono molto più basse invece le retribuzioni dei dipendenti degli alberghi, dei servizi alle persone, del settore primario e dei servizi alle persone (appena 724 euro).

Per quanto riguarda le provenienze, gli africani e i cittadini comunitari sono i lavoratori che nel nostro paese percepiscono una retribuzione mediamente più elevata: rispettivamente 1.055 euro e 1.024 euro.

Comunicato stampa Fondazione Leone Moressa