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Libri e Pubblicazioni : Imprenditoria: è boom di aziende straniere
(21/06/11)

Tra il 2005 e il 2010 il numero di immigrati titolari di impresa è quasi raddoppiato, passando dalle 116mila unità alle oltre 230mila. Gli imprenditori stranieri sono marocchini, rumeni, cinesi e albanesi, vivono soprattutto nell’Italia centro-settentrionale e si occupano di edilizia e commercio. Questi alcuni dei dati diffusi dal rapporto “L’imprenditoria straniera in Italia nel 2010 in cifre” realizzato dal Centro studi Cna.


Nell’ultimo quinquennio l’incidenza degli immigrati nel sistema imprenditoriale italiano è passata dal 5,7% all’8,5%. Un dato, secondo la Cna, che non è collegato a una difficoltà di accesso degli immigrati al mercato del lavoro nazionale, dato che nel 2010 i lavoratori stranieri occupati nel nostro paese erano oltre 2 milioni, pari al 9,2% dell’occupazione complessiva.

Gli imprenditori stranieri provengono in larga parte dal Marocco (16,4%), dalla Romania (15,4%), dalla Cina (14,7%) e dall’Albania (10,4%). Riguardo alla distribuzione territoriale, buona parte si trova nelle regioni centrali e settentrionali. Il 78,2% delle aziende straniere si concentra in 6 regioni: Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio.

Relativamente ai settori, i primi tre nei quali operano le imprese straniere sono le costruzioni (37,4%), il commercio e le riparazioni (34,8%), il manifatturiero (9,9%). Seguono i servizi (4,3%) e i trasporti e comunicazioni (3,8%).

Quasi un quinto delle imprese straniere è gestito da donne. Sono nigeriane (51,8%) e ucraine (50,8%) seguite da cinesi, cittadine dei paesi della Ex-Jugoslavia, polacche, moldave, brasiliane, peruviane. Il principale settore a vocazione femminile è quello del commercio (44,1% di imprenditrici donne si collocano in questo settore, rispetto al 32% degli imprenditori uomini). Consistente anche la presenza nel settore manifatturiero della confezione di articoli tessili (15,6%), nei servizi professionali (servizi di traduzione e di mediazione) (14,5%), nel settore della ristorazione e della ricezione turistica (5,7%), nei servizi alle famiglie (3,5%) e nel settore delle poste e telecomunicazioni (2,5%).

L’imprenditoria straniera in Italia nel 2010 in cifre

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