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Comunicazione

20.05.2011

Comunicazione ed emergenza: il nuovo volto del fenomeno migratorio nella rivista ‘libertàcivili'

Nel secondo numero 2011, un focus sul ruolo di mass media, internet e telefonia mobile nel processo di transizione in atto nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. In primo piano il 'diritto di parola' degli immigrati

La rivista 'libertàcivili'- secondo numero 2011Comunicazione ed emergenza sono le due più evidenti espressioni del fenomeno migratorio che in questi ultimi mesi ha investito i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Nel nuovo numero della rivista libertàcivili', bimestrale di studi e documentazione sui temi dell'immigrazione, curata dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, i riflettori sono stati puntati sul ruolo svolto dai mass media e, in particolare, da internet e telefonia mobile, nei processi di transizione in atto nei paesi del Nord Africa e negli scenari di cambiamento che prefigurano.

Strumenti questi che, come sottolineato nell'editoriale dal Capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione Angela Pria, amplificandone la realtà, ci hanno resi testimoni di un dramma umanitario in corso, che più di altri ha investito il nostro Paese. Segnale evidente di ciò che di nuovo sta avvenendo al di là delle sponde del Mediterraneo e che l’Europa troppo spesso si ostina a non vedere nelle sue implicazioni più profonde di carattere sociale, economico e politico.
Intervento umanitario e comprensione delle cause sono quindi, come emerge dalle pagine della rivista, la chiave per fronteggiare il nuovo contesto geopolitico dell’emergenza, laddove l’uno non può prescindere dall’altra.

In primo piano, il ‘diritto di parola’ degli immigrati, con il fenomeno sempre più diffuso della stampa etnica che sta gradualmente trasformando gli immigrati da semplice oggetto della comunicazione a soggetti attivi, fonte ed espressione diretta delle notizie e dei problemi che li riguardano.

La comunicazione come strumento per superare il gap sociale e favorire l’integrazione. Significativo è al riguardo il progetto educativo ‘Cantieri d’Italia, l’italiano di base per costruire la cittadinanza’, avviato di recente sulla base di un accordo tra il ministero dell’Interno e la Rai. 
L’iniziativa s’ispira alla trasmissione 'Non è mai troppo tardi' , condotta nel lontano 1954 dal maestro Alberto Manzi con l’obiettivo di alfabetizzare una popolazione che registrava all’epoca punte significative di analfabetismo, considerato un deficit sociale di non integrazione, oltreché di non conoscenza linguistica, così come, del resto, accade oggi con tanti immigrati.





   
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