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Minori

25.05.2011

Giornata internazionale dei bambini scomparsi, un convegno al Senato per trovare le soluzioni

Il Commissario per le persone scomparse Penta: «La strada da percorre per la tutela dei minori è un pacchetto di norme specifiche»

Nata come 'Missing Children's Day' nel 1983, negli Stati Uniti, per rievocare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York proprio il 25 maggio del 1979, la Giornata internazionale dei bambini scomparsi viene ricordata oggi con un convegno presso la Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini", organizzato da Telefono Azzurro.

Al convegno 'Bambini scomparsi, un fenomeno da conoscere e interpretare. Quali dimensioni, quale prevenzione e quali interventi?' prendono parte personalità nazionali e internazionali del mondo delle istituzioni, dei media e del mondo delle associazioni, contribuendo alla riflessione sulle strategie di prevenzione e contrasto di questo fenomeno.
Il commissario per le persone scomparse, Michele Penta, anticipando alcuni dati della relazione semestrale predisposta dal ministero dell'Interno, ha evidenziato che «I minori scomparsi dal '74 sono piu' di 9 mila. Di questi, oltre due terzi sono minori stranieri non accompagnati, quindi il fenomeno è connesso all'immigrazione clandestina'. Purtroppo - ha proseguito Penta - anche per la situazione internazionale il fenomeno si è ripresentato in tutta la sua drammaticità: i minori scappano dalle case alloggio cui vengono affidati dopo poche ore».
Le scomparse collegate a ipotesi di reato come abuso o rapimento - ha spiegato il prefetto - sono invece una ventina e «non è emerso fino ad oggi un fenomeno organizzato di traffico di bambini o di cessione per motivi economici», fenomeno di cui sono comunque vittima alcuni minori stranieri, ma collegabile a «fatti sporadici senza la connotazione di organizzazione a delinquere. In generale la scomparsa è spesso connessa a motivi volontari», ma si registra pure un «incremento notevole e preoccupante della sottrazione di bambini da parte di uno dei genitori», fenomeno che il commissario ritiene legato «ai matrimoni misti».
«La strada da percorre per la tutela dei minori è un pacchetto di norme specifiche, sottolinea Penta: è fondamentale un testo unico che tuteli bambini e adolescenti. Sarebbe un primo passo per risolvere una serie di problemi».

E' intervenuto, poi, il vice capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Emilia Mazzuca, che ha evidenziato l'importante ruolo svolto dal dicastero del Viminale nella ricerca dei bambini scomparsi grazie ad una rete capillare radicata sul territorio, rappresentata dalle prefetture e questure. Presente ai lavori anche il direttore della Polizia postale e delle comunicazioni, Antonio Apruzzese.

Un contributo fondamentale alla definizione delle dimensioni di questo fenomeno sono anche i casi pervenuti a Telefono Azzurro. In due anni di operatività del numero 116.000 affidato a Telefono Azzurro dal ministero dell’Interno sono stati accolti e gestiti 202 casi di scomparsa.
Il primato negativo spetta alla sottrazione internazionale, che riguarda il 54% delle segnalazioni gestite dal 116.000. Si tratta invece di fughe da casa o da istituto nel 18%, nel 16% dei casi di sottrazione nazionale, mentre nel 12% di scomparsa non altrimenti specificata.
Inoltre, sono stati accolti e gestiti 148 avvistamenti e 41 ritrovamenti. A contattare il numero 116.000 sono, nella maggior parte dei casi, familiari stretti del bambino scomparso (padri 31,3%), ma anche estranei (25,2%).
Altri casi di scomparsa sono stati gestiti da Telefono Azzurro, attraverso il 114 Emergenza Infanzia (nel periodo compreso tra gennaio 2006 e marzo 2011 239 casi) e dalla Linea 1.96.96 (nel periodo compreso tra gennaio 2008 e marzo 2011 145 casi).

I minori scomparsi – come dimostrano i dati a livello internazionale - costituiscono un nuovo fronte di emergenza a cui occorre reagire non solo con tempestività ma anche con impegno e capacità e competenza.

Messaggi di apprezzamento per l'impegno delle Istituzioni nell'affrontare questo delicato tema, sono giunti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dai Presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini.





   
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