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Ministro Roberto Maroni
26.05.2011
Crisi del Nord Africa, possibili nuovi arrivi dalla Tunisia dopo l'estate
Lo ha detto il ministro Maroni intervenendo a Roma a una tavola rotonda sul tema. «Speriamo che il Consiglio europeo di giugno possa intervenire e stabilizzare la situazione»Il rischio è un nuovo flusso di migrazioni dalla Tunisia, di «giovani che capiscono di non avere futuro nel loro Paese», soprattutto se la stagione turistica nel Paese nordafricano non andasse bene. A parlarne è il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intervenuto questo pomeriggio a Roma, insieme al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli e all'ambasciatore libico a Roma Abdulhafed Gaddur, alla tavola rotonda su 'Crisi del Nord Africa: rinascita, regole e solidarietà' organizzata presso il Tempio di Adriano dalla Fondazione della libertà per il bene comune.
«È una visione pessimistica ma concreta a cui bisogna dare risposta», ha detto il ministro. Alle elezioni in programma in Tunisia per fine luglio, infatti, dovrebbero presentarsi circa 80 partiti, il che autorizza a pensare che «dalle urne non potrà che uscire un Governo di coalizione, per forza di cose debole». L'auspicio, ha proseguito Maroni, «è che riesca a stabilizzare la situazione ma ci credo poco, anche perché la Tunisia non ha risorse naturali come gas e petrolio e vive essenzialmente di turismo».
Ma la speranza più grande risiede nel Consiglio europeo di giugno: «Speriamo che possa intervenire e stabilizzare la situazione, perché da settembre in poi per l'Italia e per l'Europa i rischi e i problemi potrebbero essere ancora maggiori di quelli affrontati in questi mesi».
Intanto, secondo i dati forniti dal ministro, sono sbarcate finora sulle coste italiane 39.821 persone provenienti da Tunisia e Libia, di cui 15.000 solo dalla Libia. «Noi - ha concluso Maroni - siamo preparati comunque a gestire il fenomeno, come abbiamo fatto fino ad adesso».
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