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Ministro Roberto Maroni

16.03.2011

Question time 16 marzo 2011. I testi delle interrogazioni



REGUZZONI, LUSSANA, LUCIANO DUSSIN, FOGLIATO, MONTAGNOLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DAL LAGO, D'AMICO, DESIDERATI, DI VIZIA, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'ondata di rivolte che ha investito il Maghreb arabo a partire dall'inizio del 2011 sta provocando una situazione di crescente instabilità e violenza in un'area molto vasta, determinando grandi movimenti di persone da un Paese all'altro e verso le coste mediterranee più vicine, in particolare quelle del nostro Paese, con un flusso destinato a crescere per il permanere dell'instabilità politica nei Paesi di origine e la contestuale riorganizzazione delle attività criminali degli scafisti;
ad oggi la mancanza di una politica migratoria e di asilo comune a livello comunitario fa sì che, a fronte di un'ondata di migranti che si dirige verso l'Europa nel suo complesso, l'intero onere di accoglimento, identificazione, istruttoria e soggiorno dei singoli immigrati gravi esclusivamente in capo al Paese di primo arrivo, creando una situazione oggettivamente insostenibile in una circostanza come quella attuale, nella quale i numeri dell'esodo sono del tutto straordinari e che, come il Ministro interrogato ha chiesto fin dal mese di febbraio 2011 all'Unione europea, devono essere affrontati in modo solidale a livello comunitario attraverso il burden sharing di profughi, richiedenti asilo ed immigrati clandestini;
il Consiglio europeo straordinario dell'11 marzo 2011 ha affrontato il tema delle rivolte nel Maghreb, con particolare attenzione alla situazione politica libica, per ora invitando gli Stati membri a fornire a Frontex ulteriori risorse umane e tecniche e chiedendo alla Commissione europea di mettere a disposizione risorse supplementari, invitando inoltre il Consiglio giustizia e affari interni a riunirsi e preparare, assieme alla Commissione europea ed entro il Consiglio europeo di giugno 2011, un piano europeo di gestione dei flussi migratori. Tuttavia, la tempistica appare piuttosto lenta se confrontata alla possibile rapida escalation degli arrivi e le risorse che saranno messe a disposizione appaiono ancora indefinite nel loro reale ammontare -:
quali siano ad oggi le previsioni sul numero effettivo degli arrivi dai Paesi in rivolta nei prossimi giorni e nei prossimi mesi e quali azioni l'Unione europea intenda mettere concretamente in campo per affrontare l'emergenza migratoria in modo solidale ed efficace all'interno dell'intero spazio comunitario.

GALLETTI, SCANDEREBECH, TASSONE, MANTINI, RAO, CICCANTI, COMPAGNON, VOLONTÈ, NARO, OCCHIUTO, POLI e LIBÈ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi si è svolta una manifestazione di protesta ad Arcore, presso la residenza del Presidente del Consiglio dei ministri, dei sindacati di polizia e di una rappresentanza dei vigili del fuoco contro i tagli al comparto sicurezza;
non è la prima volta che le sigle sindacali si riuniscono davanti alla residenza del Presidente del Consiglio dei ministri, cui è stato chiesto di tener fede agli impegni presi con il personale impiegato nelle forze di polizia;
con striscioni e cartelloni sono stati ricordati i tagli di circa due miliardi e mezzo di euro in tre anni, l'imposizione del tetto salariale al triennio 2011-2013, la negazione di corrispondere oltre tale tetto anche le indennità dovute in ordine allo svolgimento di lavoro straordinario, alle progressioni di carriera, alle indennità per servizio esterno o per missione;
gli effetti negativi della manovra di luglio 2010 sulle specificità economiche delle forze di polizia sono tuttora evidenti e le rappresentanze sindacali chiedono l'adozione di provvedimenti adeguati per sanare la situazione e di tornare ad investire sulla sicurezza, soprattutto in vista dei nuovi compiti e dei nuovi impegni cui si dovrà far fronte nei prossimi mesi per effetto delle nuove emergenze causate dalle vicende politiche che stanno interessando il Nord Africa;
il Presidente del Consiglio dei ministri, anche questa volta, si è impegnato con gli operatori della sicurezza per presentare nel Consiglio dei ministri del 23 marzo 2011 un provvedimento per recuperare i fondi che le sigle sindacali ritengono indispensabili per il funzionamento del comparto;
non si conosce l'ammontare di tali fondi, ma, ad avviso degli interroganti, la sicurezza è un diritto fondamentale che non può essere compromesso da tagli indiscriminati senza esporre a gravi rischi i cittadini ed il Paese, né può essere garantita dai buoni uffici del Presidente del Consiglio dei ministri se sollecitato da proteste e manifestazioni -:
quali siano le misure che concretamente si intendano adottare, facendo seguito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri.





   
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