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Notizie

Sottosegretario Sonia Viale

04.11.2011

Viale: «Necessario sviluppare un dialogo strutturato con i Paesi extraeuropei di origine e di transito degli immigrati»

Il sottosegretario all'Interno ha partecipato in Polonia al 'Processo di Praga', il partenariato dell'Unione europea avviato nel 2009 in materia di immigrazione

Il sottosegretario all'Interno Sonia Viale ha partecipato oggi a Poznan (Polonia) alla seconda conferenza ministeriale del "Processo di Praga", esercizio avviato nel 2009 relativo al partenariato dell'Unione Europea in materia di immigrazione con i Paesi confinanti ad est e a sud/est.

Il sottosegretario Viale alla Conferenza ministeriale di Praga: foto di gruppoA Poznan è stato adottato un piano d'azione per il periodo 2012-2016 volto a mettere in pratica cinque obiettivi prioritari: prevenzione e contrasto alla immigrazione irregolare, promozione della riammissione, del rimpatrio volontario e della reinserimento sostenibile, immigrazione legale e integrazione dei migranti, sviluppo e mobilità.

Il sottosegretario Viale è intervenuta affermando che «l'Italia è esposta sia ai flussi migratori provenienti dal Mediterraneo meridionale che a quelli che utilizzano la rotta balcanica ed è da sempre in prima linea nel sostenere la necessità di sviluppare un dialogo strutturato con i Paesi extraeuropei di origine e di transito degli immigrati».
 
«L'attuale sistema di controllo dell'immigrazione irregolare - ha aggiunto il sottosegretario - si presenta ancora debole a livello europeo ed è esclusivamente a carico dei Paesi di frontiera esterna dell'UE». Per questo è stato espresso l'auspicio che l'Unione Europea sviluppi una sua strategia con riguardo a tutte le frontiere maggiormente esposte, a est come a sud e sulla base della effettiva situazione contingente.

In materia di migrazione legale e integrazione sono state altresì ricordate le iniziative portate avanti dall'Italia tra le quali il test di lingua per soggiornanti di lungo periodo, l'accordo di integrazione per il rilascio del permesso di soggiorno e il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR).





   
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