Apolidia: sostegno ai trattati, ma serve maggiore slancio

 

 

 

Significativi sviluppi in materia di apolidia questa settimana a margine della sessione dellĠAssemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Sono tre infatti gli stati - Croazia, Filippine e Nigeria - che hanno aderito a uno o entrambi i trattati internazionali sul tema.

 

Questo importante passo dimostra lĠimpegno dei tre paesi nel contrastare il problema dellĠapolidia. E fornisce loro gli strumenti giuridici per identificare e proteggere le persone apolidi, oltre che per prevenire e ridurre il fenomeno.

 

Sono 12 milioni - secondo le stime - gli apolidi in tutto il mondo. Sono persone che non hanno nazionalitˆ, generalmente non hanno documenti dĠidentitˆ validi e spesso si vedono negati anche i diritti fondamentali, come lĠaccesso alla salute, allĠistruzione, allĠalloggio e al lavoro.

 

Per far fronte a questi problemi la Convenzione relativa allo status delle persone apolidi del 1954 definisce chi  considerato apolide e stabilisce standard minimi di trattamento. La Convenzione sulla riduzione dellĠapolidia del 1961, poi, fornisce principi e un quadro giuridico per prevenire il fenomeno.

 

Attualmente la maggior parte dei nuovi casi di apolidia riguarda bambini che nascono da genitori apolidi. é un problema che potrebbe essere prevenuto se un numero maggiore di paesi aderisse alla Convenzione del 1961 e garantisse la cittadinanza alla nascita ai bambini.

 

Con lĠadesione di questa settimana le Filippine sono il primo stato del sud-est asiatico a diventare parte della Convenzione del 1954. La Croazia adesso invece  parte di entrambe le convenzioni, confermando il proprio impegno nel prevenire futuri casi di apolidia. LĠAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sta al momento collaborando con entrambi i governi per affrontare le questioni.

 

Dato il peso diplomatico di un paese come la Nigeria, lĠUNHCR auspica che la sua adesione dia un nuovo impulso allĠimpegno internazionale per promuovere lĠadesione e contrastare lĠapolidia in Africa.

 

Con queste ultime adesioni, il numero degli stati parte delle Convenzioni del 1954 e del 1961 ora ammonta rispettivamente a 68 e 40. Considerando che lĠOrganizzazione delle Nazioni Unite conta 193 stati membri, tali cifre appaiono tristemente basse. Il sostegno internazionale  certamente in crescita, ma non  stata ancora raggiunta la massa critica che faccia una differenza sostanziale.

 

LĠUNHCR esorta i governi a considerare seriamente la possibilitˆ di accedere a entrambi i trattati. LĠAgenzia invita inoltre quegli stati che stanno valutando lĠadesione ad avviare le procedure al livello nazionale.

 

LĠUNHCR auspica che altri paesi seguano lĠesempio di Croazia, Filippine, Nigeria e Panama - che ha aderito lo scorso giugno - e diventino parte delle due convenzioni sullĠapolidia. Per celebrare il cinquantesimo anniversario della Convenzione del 1961 lĠAgenzia terrˆ una cerimonia nel corso del meeting ministeriale che si svolgerˆ a Ginevra allĠinizio di dicembre. Vi sono giˆ indicazioni di alcuni stati che aderiranno in occasione di questo evento.