COMUNICATO STAMPA
Lampedusa:
si fermino immediatamente le violenze
Si
proceda al trasferimento dei migranti nei centri di accoglienza
Dichiarazione
di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
Quanto
sta succedendo in queste ore a Lampedusa lĠepilogo di una situazione portata
allĠesasperazione dalla latitanza di un governo che non ha voluto assumersi le
responsabilit che gli competono.
Potremmo
dire ÒlĠavevamo dettoÓ! Sono infatti settimane che si susseguono gli appelli
delle associazioni che assistono i migranti a procedere con urgenza al loro
trasferimento nei centri di accoglienza diffusi sul territorio nazionale. Si
scelto invece di tenerli ammassati per giorni e giorni nel cpsa (centro di primo
soccorso e accoglienza) di Lampedusa, assolutamente inadeguato ai lunghi
trattenimenti (peraltro illegittimi, come abbiamo sempre denunciato)
alimentando frustrazione e rabbia.
Che
ormai ci fosse un clima di tensione prossima ad esplodere era noto e tuttavia
non si intervenuti, in attesa di ricorrere a quei rimpatri di massa che le
convenzioni vietano e che il ministro Maroni si ostina a voler perseguire,
nonostante il governo tunisino li abbia fermati ricordando che lĠaccordo
sottoscritto con lĠItalia prevede rientri scaglionati. Ed stata proprio
la consapevolezza del rischio di venire immediatamente rimpatriati che ha
trasformato la rabbia in protesta.
Adesso
la priorit fermare immediatamente le violenze e ristabilire una situazione
di sicurezza per tutti, profughi, lampedusani e operatori umanitari. Deve
cessare la ÔguerraĠ ai migranti, che esaspera gli animi e crea un clima di
terrore che pu sfociare in incidenti ancora pi gravi.
Perch
ci si determini per indispensabile che il governo dia segnali precisi di
voler intervenire per risolvere la situazione nellĠunico modo sensato, inviando
i mezzi di trasporto necessari per procedere allĠevacuazione dei migranti
dallĠisola verso strutture adeguate allĠaccoglienza.
Roma,
21 settembre 2011