La loro incidenza sulla totale della popolazione è del 6,5%. Sono giovani: l’età media è di 34,4 anni, circa 7 anni in meno dell’età media dei cittadini residenti. In Germania si trova il numero maggiore in termini assoluti mentre la più alta percentuale rispetto ai nativi si registra in Lussemburgo. Sono i dati diffusi dall’Eurostat, l'Ufficio statistico dell’Unione europea.
Nel 2010 gli stranieri residenti in Ue sono 32,5 milioni, di cui 12,3 milioni provengono da uno dei paesi membri e 20,2 milioni da un paese extraeuropeo. La loro incidenza sulla popolazione è di 6,5% e hanno un’età media di 34,4 anni a fronte dei 41,5 dei nativi.
I paesi con la presenza maggiore di residenti stranieri sono la Germania (7,1 milioni, 9% della popolazione nazionale), la Spagna (5,7 milioni, 12%), il Regno Unito (4,4 milioni, 7%), l’Italia (4,2 milioni, 7%) e la Francia (3,8 milioni, 6%). Mentre l'incidenza più alta rispetto alla popolazione locale si registra in Lussemburgo (43%), Lettonia (17%), Estonia e Cipro (16%). L'incidenza degli stranieri è invece al di sotto del 2% in Polonia, Lituania e Slovacchia.
Riguardo alla nazionalità, circa il 40% degli stranieri presenti nell’Unione sono cittadini di un altro paese membro, in particolare in Lussemburgo (l’86% del totale degli stranieri), Irlanda (80%), Belgio (68%), Cipro (66%), Slovacchia (62%) e Ungheria (59%).
Altro dato interessante riguarda gli stranieri nati nei paesi ospiti che, eccetto in Lussemburgo, Lettonia e Repubblica Ceca, sono in numero maggiore rispetto agli stranieri residenti. Nel 2010 sono infatti 47,3 milioni, di cui 16 milioni sono nati in un altro paese membro.
Foreign citizens made up 6.5% of the EU27 population in 2010