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Libri e Pubblicazioni : Scuola: quasi 700mila gli alunni stranieri iscritti
(05/09/11)

Rappresentano il 7,5% del totale degli alunni delle scuole italiane. L’incidenza più alta si ha nelle scuole primarie. Tra i quindicenni la maggior parte è di prima generazione e, tra loro, più della metà è arrivata in Italia da meno di sei anni. A differenza degli italiani che frequentano i licei e aspirano alla laurea, gli alunni stranieri scelgono gli istituti professionali e tecnici e intendono conseguire il diploma. E’ la fotografia scattata dalla Fondazione Leone Moressa a partire dall’indagine OCSE PISA realizzata nel 2009.

Nel 2010 risultavano iscritti alla scuola italiana 673.800 stranieri, il 7,5% del totale degli iscritti, segnando una crescita complessiva del 7% nell’ultimo anno e dell’81,1% rispetto al 2005. Tra tutti gli ordini scolastici, quello delle primarie fa registrare la maggiore incidenza degli stranieri sul totale degli iscritti: 8,7%. Segue la scuola secondaria di primo grado con l’8,5%, la scuola dell’infanzia con l’8,1% e la secondaria di secondo grado con il 5,3%. Le province di Milano, Roma, Torino e Brescia contano la presenza più alta: a Milano si registrano 11.096 iscritti stranieri alla scuola dell’infanzia, 19.753 alla primaria, 11.244 alle medie e 12.203 alle superiori. L’incidenza maggiore si ha invece a Prato, Mantova e Piacenza. A Prato infatti alle elementari e alle medie quasi uno studenti su 5 è straniero, a Mantova le percentuali sfiorano il 20% anche per l’infanzia mentre Piacenza primeggia per le scuola superiori.

La Fondazione ha realizzato un focus particolare sugli studenti quindicenni. E’ emerso che il 5,1% dei quindicenni intervistati è straniero, di cui il 3,9% è di prima generazione e l’1,1% di seconda. Tra i primi, la maggior parte è arrivata in Italia dopo aver compiuto il nono anno di età, entrando quindi in età già avanzata nel sistema scolastico. A differenza dei quindicenni italiani che per la maggior parte frequentano il liceo (45,6%), gli stranieri sono iscritti di più presso gli istituti professionali (30,3%) e tecnici (29,6%). Gli alunni italiani e stranieri mostrano differenze anche per quanto riguarda l'aspirazione al titolo di studio: i primi pensano di conseguire la laurea specialistica/dottorato (nel 41,6% dei casi) o la laurea triennale (9,0%), a fronte, rispettivamente, di appena il 26,7% e il 6,3% degli stranieri, che pensano piuttosto di conseguire il diploma di scuola superiore (34,4%) o la qualifica professionale (25,8%).

Infine uno sguardo al contesto familiare degli studenti stranieri. Nel 67,4% delle loro case, informa la Fondazione, si parla una lingua diversa dall’italiano. I loro genitori svolgono professioni di media o bassa specializzazione e spesso vivono condizioni di disoccupazione. Gli studenti stranieri rispetto agli italiani dispongono inoltre di ambienti meno adatti alla studio: l’88,6% possiede un computer e il 73,8% un collegamento a internet a fronte rispettivamente del 95,7% e dell’88,7% degli alunni italiani.

Lo studio “Straniero il 7,5% degli alunni in Italia. Maggiore la presenza alle elementari (8,7%). A Mantova, Prato e Piacenza la più alta incidenza. I quindicenni stranieri frequentano di più istituti tecnici e professionalie aspirano a qualifiche scolastiche più modeste

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