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Sentenza n. 04820 del 26 agosto 2011Consiglio di Stato

Emersione dal lavoro irregolare - abrogazione del reato di cui all’articolo 14, comma 5-ter del testo unico n. 286/1998 per effetto della entrata in vigore della direttiva comunitaria n. 115 del 2008

     

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato


in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 6519 del 2011, proposto da:
*****, rappresentato e difeso dall'avv. Gemma Sasso, con domicilio eletto presso Gemma Sasso in Roma, via Otranto N. 23;

contro

Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Bergamo, Questura di Bergamo, rappresentati e difesi dall'Avvocatura, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. LOMBARDIA - SEZ. STACCATA DI BRESCIA: SEZIONE I n. 00100/2011, resa tra le parti, concernente EMERSIONE DAL LAVORO IRREGOLARE.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno e di U.T.G. - Prefettura di Bergamo e di Questura di Bergamo;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 26 agosto 2011 il Cons. Pier Giorgio Lignani. Nessuno presente;

Ritenuto che in punto di fatto la condizione dell’appellante, già ricorrente in primo grado, è identica alla fattispecie considerata nella decisione dell’Adunanza Plenaria n. 8 del 2-10 maggio 2011 nonché a quelle considerate in numerose sentenze di questa Sezione immediatamente susseguenti alla suddetta Adunanza Plenaria;- che, in particolare, il punto rilevante della controversia è l’intervenuta abrogazione del reato di cui all’articolo 14, comma 5-ter del testo unico n. 286/1998 per effetto della entrata in vigore (quale norma di diretta applicazione) della direttiva comunitaria n. 115 del 2008, secondo l’interpretazione datane con sentenza 28 aprile 2011 dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea;

- che, pertanto il caso in esame va deciso in conformità all’indirizzo giurisprudenziale adottato dall’Adunanza Plenaria, il presente appello va accolto e in riforma della sentenza di primo grado va accolto il ricorso presentato in quella sede;

- che si ravvisano giusti motivi per compensare le spese;

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, accoglie l’appello. Spese compensate.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 26 agosto 2011 con l'intervento dei magistrati:

Pier Giorgio Lignani, Presidente, Estensore

Lanfranco Balucani, Consigliere

Vittorio Stelo, Consigliere

Angelica Dell'Utri, Consigliere

Lydia Ada Orsola Spiezia, Consigliere

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 26/08/2011

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

 

Venerdì, 26 Agosto 2011

 
 
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