COMUNICATO STAMPA

 

Torino, 30 marzo 2012

 

 

Migranti morti nel Mediterraneo – Indagine del Consiglio dEuropa, Italia responsabile per i migranti morti nel Mediterraneo

 ASGI : dare efficacia alle operazioni di soccorso e uniformare il comportamento degli Stati al rispetto degli obblighi sul soccorso in mare .

 

Quanto emerge dai drammatici fatti segnalati in sede di Consiglio d'Europa relativi al mancato soccorso e alla conseguente morte di un elevato numero di migranti nel Mediterraneo conferma l'inderogabile necessit che le istituzioni europee affrontino con maggiore determinazione ed impegno il tema della concreta applicazione del principio di non respingimento (non refoulement) alle frontiere esterne dell'Unione.

Con queste dichiarazioni il dr Gianfranco Schiavone dell'Associazione Studi Giuridici sull'immigrazione ha commentato i risultati dell'indagine condotta dalla Commissione dellAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa e da quest'ultimo adottata ieri.

Il rapporto il risultato di unindagine, durata nove mesi, che stata avviata su richiesta di 34 membri dellAssemblea a seguito di un tragico incidente verificatosi nel mese di marzo 2011 in cui 63 persone, nel tentativo di fuggire dalla guerra in Libia, sarebbero morte in mare dopo che le loro richieste di soccorso erano state ignorate, in particolare da parte di forze armate operanti nellarea.

Gianfranco Schiavone, co-autore del recentissimo manuale Sul Diritto alla Protezione, richiama le autorit internazionali ad agire immediatamente .

Appare altres sempre pi urgente la predisposizione di un programma europeo di monitoraggio delle acque internazionali nel mare Mediterraneo, finalizzato a dare maggiore efficacia alle operazioni di soccorso e ad uniformare il comportamento degli stati maggiormente coinvolti, in primis Malta, Italia e Grecia in relazione al rispetto degli obblighi sul soccorso in mare derivanti dal diritto internazionale marittimo ed in particolare all'applicazione della nozione di "luogo sicuro" di approdo che deve sempre essere intesa non solo quale luogo in cui pu essere garantita una semplice assistenza materiale e sanitaria, ma quale luogo in cui la vita e i diritti fondamentali delle persone soccorse non sia pi minacciata.

I materiali messi a disposizione dal Consiglio d'Europa

 

Rapporto integrale – versione provvisoria (PDF)