Dal 2013 partirà il nuovo programma di reinsediamento per i rifugiati più vulnerabili dell’Unione europea. I paesi membri potranno aderire volontariamente. Chi parteciperà per la prima volta avrà un sostegno finanziario aggiuntivo di 6mila euro a persona per il primo anno, di 5mila per il secondo e di 4mila per gli anni successivi.

Il programma, approvato dal Parlamento europeo ieri, finanzierà il reinsediamento nell’Ue di persone alle quali è stato concesso lo status di rifugiato in paesi terzi. Il suo obiettivo è incoraggiare i governi ad accogliere un numero maggiore di rifugiati attraverso l'ampliamento della lista delle operazioni di reinsediamento finanziate dal Fondo europeo per i rifugiati, che includerà le donne a rischio, i bambini, i minori non accompagnati, persone con problemi medici gravi e i rifugiati che hanno urgenza di essere accolti per ragioni giuridiche o fisiche.

Il programma prevede anche una priorità di accesso per rifugiati provenienti da specifiche zone geografiche: gli iracheni presenti in Turchia, Siria e Libano, gli afgani che si trovano in Turchia, Pakistan e Iran, i congolesi in Burundi, Malawi, Ruanda e Zambia e i rifugiati somali in Etiopia. Potranno beneficiare del programma anche persone provenienti da paesi o regioni designate per i programmi regionali di protezione, come l'Europa orientale (Bielorussia, Repubblica di Moldavia e Ucraina), il Corno d'Africa (Gibuti, Kenia e Yemen), e l'Africa del Nord (Egitto, Libia e Tunisia).

Riguardo ai finanziamenti, i paesi Ue che accoglieranno rifugiati per la prima volta, come ad esempio l’Italia che non ha mai partecipato a un programma di reinsediamento, avranno diritto a un sostegno finanziario aggiuntivo dal Fondo europeo per i rifugiati di 6mila euro a persona per il primo anno, di 5mila per il secondo e di 4mila per gli anni seguenti (quanto è ora corrisposto ai paesi che già ricevono finanziamenti in questo campo).

Secondo i dati dell'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, ci sono più di 170mila persone che hanno bisogno di essere reinsediate nel 2012, mentre i posti disponibili globalmente sono solo 80mila. Nel 2012, l'Ue ha reinsediato circa 4.700 persone, ossia solo il 4% del totale mondiale, molto meno di USA (circa 80mila l'anno) e Canada.