CRONACA

Diventa donna e sposa un trans
"Sì al permesso di soggiorno"

La coppia convolata a nozze in Brasile, poi il trasferimento della moglie, italiana, a Rimini. La decisione del Tribunale contro il diniego della questura, che nel sopralluogo aveva rilevato "solo abbigliamento e calzature femminili verosimilmente riconducibili a entrambi i coniugi"

Lui, italiano, nasce uomo e decide nel corso della vita di diventare donna. Sposa in Brasile un transessuale e poi si trasferisce a Rimini. Lì la raggiunge il marito, al quale, però, la questura romagnola nega il permesso di soggiorno prolungato - perché sposato, nero su bianco, con un'italiana - in quanto la moglie era "persona sottopostasi a conversione androgenica, prima della quale rispondeva a generalità maschili" e inoltre, si rilevava al termine del sopralluogo per accertare la convivenza, in csa vi era "solamente abbigliamento e calzature femminili verosimilmente riconducibili ad entrambi i coniugi".

Tali circostanze, secondo la Questura di Rimini, erano "incompatibili con i presupposti che stanno alla base dell'istituto del matrimonio" che veniva ritenuto strumentale per l'ottenimento del titolo di soggiorno.

La coppia decide di rivolgersi a due legali e il Tribunale dà loro ragione, anche perché all'anagrafe la moglie risulta a tutti gli effetti una donna, mentre il brasiliano è uomo. Il giudice riminese ha quindi accolto il ricorso definendo illegittimo il provvedimento della questura sottolineando "come le circostanze dedotte dalla pubblica amministrazione per negare il titolo di soggiorno riguardano unicamente la sfera personale dei coniugi ed i loro gusti sessuali".
 

(17 aprile 2012) © Riproduzione riservata