LECCO,
RICONOSCIUTO LO STATUS DI RIFUGIATA AD UNA DONNA MALTRATTATA DAL MARITO NEL
PAESE DI ORIGINE CHE NON TUTELA LA SUA INTEGRITAĠ FISICA E I SUOI DIRITTI.
Il
04/10/2012 stato riconosciuto lo status di rifugiato ad una donna albanese
fuggita in Italia per sottrarsi alle violenze del marito.
La
vicenda inizia nel marzo del 2011, quando una signora in gravi difficolt si
rivolge a Telefono Donna. La donna, in fuga da un marito violento e con
pericolosi agganci in vari paesi europei, dallĠAlbania aveva cercato protezione
in Italia ma era irregolare e senza risorse.
LĠoperatrice
di Telefono Donna la indirizza dallĠavvocato Maria Grazia Corti, collaboratrice
dellĠUfficio diritti dellĠassociazione Les Cultures ONLUS che, in stretta
collaborazione con la mediatrice culturale Brizida Haznedari, consulente
giuridico-amministrativa in materia di immigrazione della Provincia di Lecco,
si fanno carico della situazione.
Viene
subito avviato un serio lavoro di documentazione delle violenze subite dalla
donna e di certificazione, fatta gratuitamente da medici specialisti, delle
cicatrici che presenta sul suo corpo.
Viene
sporta denuncia alla questura di Lecco (squadra mobile) che richiede
allĠufficio immigrazione la concessione di un permesso di soggiorno ai sensi
dellĠart. 19 e, in seguito, dellĠart. 18 del Testo Unico Immigrazione. Entrambe
le richieste non vengono accolte.
Nel
frattempo, la donna stata ospitata in una casa protetta grazie ad un progetto
congiunto e individualizzato di Telefono Donna Merate (che dispone di case
dĠaccoglienza) e dellĠassociazione Soroptimist ed stata inoltrata la
richiesta per il riconoscimento dello status di rifugiato alla Commissione
territoriale di Milano.
EĠ
questa commissione che in prima istanza riconosce alla donna lo status di
rifugiato, considerando sia la violenza subita in famiglia ma anche il fatto
che lo Stato dĠorigine non tutela di fatto lĠincolumit della donna da una
minaccia cos grave da meritare una protezione internazionale.
In
questa fase le operatrici di Lecco sono state coadiuvate dallĠavv. Livio Neri
(Socio ASGI) e dr.ssa Venera Protopapa dello studio Diritti e Lavoro di Milano.
Volontariato
associativo ed individuale ed Istituzioni hanno collaborato in modo efficace e
sinergico conseguendo un risultato innovativo, carico di speranze per donne che
fuggono da Paesi in cui i diritti allĠintegrit personale non sono tutelati o
lo sono solo nominalmente.
Lecco, 17 dicembre 2012.