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Notizie

2012 - Dalle Prefetture - 2012

05.12.2012

9 mediatori culturali per lo Sportello unico immigrazione di Firenze, offerte entro il 13 dicembre per partecipare alla gara



È on line sul sito della prefettura di Firenze l'avviso pubblico relativo all'Indagine di mercato – Invito a manifestare interesse' per la selezione delle imprese interessate a fornire allo Sportello unico per l'immigrazione del capoluogo toscano il servizio di mediazione linguistico-culturale, cioè 9 mediatori madrelingua che avranno il compito di facilitare la comunicazione tra gli utenti stranieri e gli operatori.

Nove mediatori per 9 lingue, quelle più parlate in provincia e quindi più utilizzate nei contatti con i cittadini extacomunitari: cinese, arabo, albanese, cingalese, filippino, bangla, russo, urdu e spagnolo.

Le imprese che potranno partecipare alla gara di appalto del servizio in programma per gennaio 2013 - importo base 27.498 euro - saranno selezionate attraverso l'indagine di mercato già partita. I soggetti imprenditoriali interessati possono inviare le loro offerte attraverso posta elettronica certificata all'indirizzo e-mail immigrazione.preffi@pec.interno.it entro le ore 12 di giovedì 13 dicembre. Tra i requisiti richiesti, tutti indicati nell'avviso, c'è quello dell'esperienza almeno quinquennale nella pubblica amministrazione, in settori inerenti l'immigrazione.

Il progetto di mediazione linguistico-culturale della prefettura di Firenze

Ideato dall'ufficio territoriale del governo del capoluogo toscano, è stato approvato dal ministero dell'Interno ed è finanziato dal Fondo europeo per l’integrazione nell’ambito del programma 'Solidarietà e gestione dei flussi migratori'. L’Unione Europea, ricorda la prefettura, assegna questo tipo di finanziamenti alle proposte ritenute più valide per  migliorare gli interventi locali di inclusione sociale dei cittadini stranieri. I mediatori culturali avranno infatti non solo il compito di fare da traduttori ma anche quello di aiutare i cittadini stranieri in Italia a comprendere gli adempimenti che li riguardano e, più in generale, il funzionamento degli uffici pubblici, contribuendo così al processo di integrazione.





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