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Attualità : Imprese immigrate: sono il 9% del totale, producono il 5,7% del Pil
(05/11/12)

Continua la crescita delle imprese individuali con titolare straniero. In dieci anni il loro peso sul totale delle imprese è passato dal 2% a quasi il 9%. Nei primi nove mesi del 2012 le imprese individuali con titolare extra Ue sono cresciute di 13mila unità. Il commercio rimane il settore dell’integrazione: il 44% del totale degli imprenditori immigrati ha un’attività commerciale. Tra questi, sei su dieci sono ambulanti, tre con sede fissa. Questi alcuni dei dati diffusi da uno studi di Confesercenti.

Nel 2012 le imprese individuali con titolare immigrato sono arrivate a quota 300mila e producono il 5,7% dell’intera ricchezza del paese. Mentre le imprese italiane hanno ottenuto un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di 24,5mila unità, le aziende degli stranieri ne hanno raggiunto uno positivo di 13mila imprese.

Riguardo alla distribuzione geografica, più del 57% delle imprese gestite da immigrati si concentra in 5 regioni: il 18,6% in Lombardia, il 10,5% in Toscana, il 9,7% in Emilia Romagna e Lazio e l’8,6% in Veneto. Più in dettaglio, al Nord troviamo quelle attive nell’artigianato e i lavoratori dipendenti delle imprese specialmente nel settore metalmeccanico, al Centro quelle impegnate nel settore domestico, nell’edilizia e nel comparto tessile, mentre al Sud commercio e lavoro agricolo sono i settori di riferimento per i migranti. Guardando alle città, il peso delle imprese immigrate sul totale delle imprese è particolarmente significativo a Prato dove il 37% delle imprese individuali sono straniere, a Milano (19%), Firenze (17%), Reggio Emilia e Trieste. A Roma e Milano si concentra il 16% degli imprenditori stranieri.

Sui settori di attività, il 44% delle imprese individuali immigrate svolge attività di commercio, il 26% è nel settore delle costruzioni e il 10% nella manifattura. Relativamente al commercio, quasi il 61% delle imprese impegnate in questa attività svolge commercio ambulante, il 30,5% in sede fissa e l’8,6% al di fuori di banchi e negozi. Nel commercio in sede fissa l’11 delle imprese con titolare straniero è costituito da esercizi alimentari mentre il 65% da negozi specializzati non alimentari che si occupano soprattutto di vendita al dettaglio di abbigliamento e prodotti tessili.

Infine rispetto alle nazionalità degli imprenditori stranieri, al primo posto troviamo i marocchini con 57mila imprese, seguono i cinesi (41.623), i rumeni (43mila), gli albanesi (30mila), i senegalesi (15.851), gli egiziani (13.023) e i tunisini (12.348). Gli imprenditori marocchini e senegalesi sono particolarmente dediti alla vendita al dettaglio, gli egiziani alla somministrazione degli alimenti e i tunisini al comparto edile. I cinesi prediligono il comparto della ristorazione e dell’abbigliamento, i rumeni e gli albanesi quello edilizio.

Studio di Confesercenti

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