05 dicembre 2012

Immigrati, il "click day" che apre solo uno spiraglio
Non sarà una porta spalancata, stavolta, per i migranti che lavorano in Italia. Il mini decreto-flussi mette in palio 13.850 posti per lavoratori subordinati e autonomi. Il giorno fissato per è il 7 dicembre, ma la stragrande maggioranza dei posti (117mila) è riservata alle conversioni dei permessi di soggiorno di chi già si trova nel nostro Paese. Le domande solo sul sito del Viminale
la Repubblica.it, 05-12-2012
VLADIMIRO POLCHI
ROMA - L'Italia riapre ai lavoratori immigrati. Non una porta, stavolta, tutt'al più uno spiraglio. È il mini decreto-flussi 2012: 13.850 posti in palio per lavoratori subordinati e autonomi. Il click day è fissato per il 7 dicembre, venerdì. Riparte dunque la lotteria delle quote. Ma, attenzione: la stragrande maggioranza dei posti (117mila) è riservata alle conversioni dei permessi di soggiorno di chi già si trova nel nostro Paese.
Arriva bene chi arriva primo. Con la pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale" numero 274 del decreto, l'Italia autorizza l'ingresso o la permanenza in Italia di 13.850 cittadini extracomunitari. Le domande potranno essere presentate solo via internet sul sito del Viminale dedicato ad accogliere le richieste, dalle ore 9.00 del 7 dicembre 2012 alle ore 24.00 del 30 giugno 2013. Come sempre, le pratiche saranno trattate in base all'ordine cronologico di ricevuta. Insomma, arriva bene chi arriva primo.
I lavoratori ammessi. Il decreto consente l'ingresso in Italia, per  motivi di lavoro autonomo, di 2.000 non comunitari appartenenti alle seguenti categorie: imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia  italiana; liberi professionisti; artisti di chiara fama internazionale. Non solo. Sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato o autonomo, anche 100 lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile. Tutti gli altri posti disponibili sono riservati a chi è già in Italia e deve convertire il suo permesso di soggiorno (per esempio da stagionale a subordinato).
Il maxi decreto flussi. Intanto, nei ministeri competenti si sta discutendo se aprire le porte nel 2013 ai lavoratori immigrati varando un vero e proprio decreto flussi (che manca dal 2011). Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha detto recentemente che "aprire all'immigrazione può comportare dei problemi, dato l'aumento della disoccupazione tra gli immigrati. Per questo stiamo ragionando sul nuovo decreto flussi". Il cui varo, confidano dal Viminale, resta al momento improbabile.



Sanatoria 2012 - L’ interruzione del rapporto di lavoro
Permesso per attesa occupazione di 1 anno ai lavoratori.
Melting Pot Europa, 05-12-2012
Con la circolare n. 7529 del 4 dicembre 2012 il Ministero dell’Interno ha chiarito quali siano gli adempimenti e le conseguenze dell’ interruzione del rapporto di lavoro per il quale era stata presentata domanda di emersione.
Ricordiamo che già con la faq n. 20 il Ministero dell’interno aveva chiarito l’impossibilità per il lavoratore, in caso di interruzione del rapporto di lavoro prima della data di convocazione, di essere assunti da un nuovo datore di lavoro.
Contemporaneamente, già el disposizioni contenutre nell’art 5 del D.Lgs n. 109/2012, ove prevedevano la possibilità di presentare domanda di emersione anche per rapporti di lavoro a tempo determinato, confermavano la possibilità che il rapporto potesse interrompersi anche prima della data di convocazione.
Va ricordato che in ogni caso sarà necessario procedere al versamento dei contributi per un periodo non inferiore ai 6 mesi.
La circolare chiarisce innanzi tutto che in ogni caso il datore di lavoro ed il lavoratore dovranno presentarsi alla convocazione presso lo Sportello Unico per il perfezionamento della procedura, la sottoscrizione del contratto di soggiorno, le comunicazioni obbligatorie e solo successivamente potranno ritenersi estiniti i pprocedimenti penali ed amministrativi a carico delle parti.
Successivamente a tale adempimento il rapporto di lavoro potrà essere interrotto nei modi e nei termini previsti dalla legge vigente.
Interruzione del rapporto di lavoro prima della convocazione
Nel caso in cui il rapporto di lavoro si interrompa prima della convocazione delle parti il datore di lavoro deve darne comunicazione allo Sportello Unico e all’INPS.
Subentro di un nuovo datore di lavoro
Come già detto, in via generale, non è prevista la possibilità di subentro di un nuovo datore di lavoro.
Tale possibilità sarà invece concessa in caso di:
- decesso della persona assistita
- cessazione dell’azienda
In questi casi sarà possibile il subentro di:
- un componente del nucleo familiare del defunto (parente entro il 2° grado anche non convivente)
- l’azienda subentrante che rileva l’attività della precedente
Nel caso in cui non vi sia subentro al lavoratore verrà rilasciato un permesso di soggiorno per attesa occupazione della durata di 1 anno
Interruzione del rapporto di lavoro fuori dai casi precedenti
Sarà possibile la cessazione del rapporto di lavoro anche al di fuori delle situazioni precedenti. In questo caso datore di lavoro e lavoratore dovranno comunque rpresentarsi alla convocazione presso lo Sportello Unico per la sottoscrizione del contratto di soggiorno, il perfezionamento delle comunicazioni, l’esibizione delle ricevute di pagamento dei contributi dovuti per il periodo di sussistenza del rapporto di lavoro e comunque non inferiore a 6 mesi.
Dovrà comunque essere data adeguata motivazione per l’interruzione del rapporto di lavoro.
Al lavoratore verrà rilasciato un permesso di soggiorno per attesa disoccupazione della durata di 1 anno
La presentazione di una sola delle parti
Non è raro il caso in cui una delle parti non risponda alla convocazione presso lo Sportello Unico. La convocazione viene inviata sia al datore di lavoro che al lavoratore anche se non pochi problemi potrebbero verificarsi quando nella domanda sia stata indicata la convivenza.
In questi casi infatti anche la lettera di convocazione del lavoratore arriverà presso l’abitazione del datore di lavoro. Se il rapporto di lavoro si fosse interrotto sarà importante per il lavoratore dare tempestiva comunicazione allo Sportello Unico del nuovo domicilio a cui ricecere le comunicazioni.
Il Ministero dell’Interno, con la menzionata circolare, fornisce indicazioni solo nel caso in cui a non presentarsi sia il lavoratore precisando che in questo caso si procederà comunque all’archiviazione dei procedimenti penali e amministrativi del datore di lavoro.
E’ evidente che tale possibilità non può non essere concessa anche al lavoratore quando il datore di lavoro si renda irreperibile, concedendo allo stesso un permesso di soggiorno per attesa occupazione dell adurata di 1 anno.
Al momento della convocazione dovranno poi essere esibiti:
- La documentazione riguardante il reddito del datore di lavoro (CUD, Modello Unico, Modello 730, bilancio di esercizio, bilancio preventivo, fatturato, dichiarazione dei redditi, etc)
- La documentazione comprovante il versamento dei contributi versati
    Bollettini MAV per il lavoro domestico
    Ricevute UNIEMENS per lavoro subordinato
    Ricevuti DMAG per lavoro agricolo
- Per l’alloggio
    il certificato di idoneità dell’alloggio o il certificato igienico -sanitario rilasciato dall’Asl
    la comunicazione di cessione fabbricato
    I certificati dovranno essere esibiti dal datore di lavoro quando l’alloggio sia in sua disponibilità, o dal lavoratore se questi sia ospitato da persona diversa dal datore di lavoro.
- Il passaporto del lavoratore in corso di validità o per cui sia stata presentata domanda dirinnovo.
- Nulla è specificato nelle lettere di comunicazione riguardo invece alla prova della presenza in Italia prima del 31.12.2011.



La Campagna “Io sostengo da vicino” per aiutare i rifugiati appena giunti in Italia.
Presentata la campagna di raccolta fondi del Centro Astalli.
Immigrazioneoggi, 05-12-2012
“Io sostengo da vicino” è la campagna di raccolta fondi che il Centro Astalli ha lanciato ieri sul sito www.centroastalli.it. L’idea di fondo – spiegano i promotori – è di sostenere un rifugiato che vive in Italia nelle sue primissime necessità: un pasto caldo, un aiuto per le spese mediche, assistenza alle vittime di tortura.
Il Centro Astalli da oltre 30 anni si fa carico di assistere migliaia di giovani uomini e donne in fuga da guerre e persecuzioni che giungono in Italia in cerca di protezione. Lo fa accogliendo i rifugiati e cercando di accompagnarli all’autonomia nel minor tempo possibile. Un semplice paio di occhiali può fare la differenza nell’apprendimento della lingua italiana o nel successo di un percorso formativo. Un tutore per un polso o per una caviglia mal messa può essere risolutivo nella riabilitazione di una vittima di tortura. La patente di guida è un importante requisito nella ricerca del lavoro. Molti rifugiati per anni non riescono ad avere disponibilità economica e il sostegno adeguato alla preparazione dell’esame in Italia. Piccoli esempi che ogni giorno al Centro Astalli rappresentano grandi ostacoli. “È nostro dovere sostenere e accompagnare i rifugiati per dare loro una possibilità di riscatto. Basta davvero poco per sostenere da vicino le vittime incolpevoli di guerre e dittature”. Così padre Giovanni La Manna, presidente del centro Astalli, ha presentato l’iniziativa.



Emergenza immigrazione dal Nord Africa, istituito uno sportello dalla Questura
Insubriatv.tv, 05-12-2012    
    La Questura di Varese ha diramato i dati relativi al rilascio dei permessi di soggiorno a profughi nordafricani giunti nella nostra provincia negli scorsi mesi che hanno avanzato la richiesta di Protezione Internazionale.
In totale per il momento sono 77 i permessi di soggiorno rilasciati agli aventi diritto. I restanti stranieri hanno ricevuto una pronuncia negativa e, tutti quelli che non si sono resi irreperibili, hanno presentato ricorso.
Nei primi giorni di novembre è stata data la possibilità ai respinti di inoltrare, con un modello informatico, una nuova istanza finalizzata alla rivalutazione della propria posizione per motivi umanitari.
Gli stranieri che hanno ricevuto il decreto di riconoscimento dovranno presentarsi, muniti del documento, presso qualsiasi Questura sul territorio nazionale per richiedere il rilascio del permesso di soggiorno elettronico.
Lo stesso ha validità di un anno, è rinnovabile e darà la possibilità allo straniero beneficiario di poter espatriare verso altri paesi.
La Questura di Varese ha istituito al proposito uno specifico sportello dell’Ufficio Immigrazione con del personale appositamente dedicato, attivo in Via Trentini. Gli stranieri potranno recarvisi per qualsiasi informazione e per espletare tutte le procedure del caso.
Tutte le persone che si presenteranno presso lo sportello di via Trentini vedranno autorizzato il loro permesso di soggiorno per motivi umanitari entro il 25 dicembre 2012.
    
    
    

   

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