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Ministro Annamaria Cancellieri

15.02.2012

Immigrazione, Cancellieri: «Contrastare la clandestinità è un dovere di civiltà»

Lo ha evidenziato il ministro dell’Interno alla cerimonia di inaugurazione del Centro nazionale di coordinamento per l'immigrazione dedicato alla memoria dell'agente ausiliario della Polizia di Stato Roberto Iavarone. Presente il capo della Polizia Manganelli

Il ministro Cancellieri e il capo della Polizia passano in rassegna il picchetto d'onore«Contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina è un dovere di civiltà: da un lato si tratta di combattere i mercanti di vite umane, gente che contrabbanda la speranza arricchendosi in modo ignobile; dall'altro di garantire la vita delle persone». Lo ha affermato il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, partecipando oggi a Roma alla cerimonia d’inaugurazione, presso la sala Palatucci del Polo Tuscolano, del Centro nazionale di coordinamento per l'immigrazione, dedicato alla memoria dell'agente ausiliario della Polizia di Stato, medaglia d'oro al valor civile, Roberto Iavarone, deceduto il 18 settembre 1984 nel corso di un'operazione presso lo scalo aereo di Fiumicino.

«L'Italia, con questo centro, è il primo Paese che affronta il grandioso problema dell'immigrazione. Averlo qui vuol dire essere efficaci nel contrasto all'immigrazione clandestina». Questo il commento della titolare del Viminale che ha sottolineato il ruolo «significativo» della nuova struttura, in particolare nei rapporti di cooperazione tra le varie forze impegnate nel contrasto al fenomeno.

«La questione dell'immigrazione - ha spiegato il ministro - rappresenta sicuramente una grande sfida per il nostro Paese anche perché la collocazione geografica al centro del Mediterraneo ci pone in una situazione molto delicata. Questo Centro - ha aggiunto - fortemente voluto dall'Europa, consentendoci di lavorare in rete, ci permetterà una visione più completa del fenomeno dell'immigrazione clandestina e sicuramente garantirà una significativa capacità di risposta».

La signora Iavarone scopre la lapide dedicata al figlioParole di apprezzamento sono state rivolte, nell’occasione, dal ministro Cancellieri al capo della Polizia Antonio Manganelli, presente alla cerimonia, al quale ha espresso tutta la propria «gratitudine per l'intelligente lavoro e la grande passione che mette nella sua attività», rinnovando così la personale fiducia nei suoi confronti.

La cerimonia ha rappresentato, inoltre, un’occasione d’incontro tra esperti internazionali del settore appartenenti all'area mediterranea, balcanica ma anche dell'Africa sub-sahariana, paesi con i quali l'Italia ha da tempo avviato una solida cooperazione. Ampio spazio è stato dato, infine, ad approfondimenti su tematiche specifiche con focus su possibili iniziative che potranno nascere sullo scenario del Mediterraneo.

All'evento è intervenuto anche il ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Iintegrazione Andrea Riccardi che ha evidenziato la forte sinergia tra il suo dicastero e il Viminale per quanto riguarda i fenomeni dell'immigrazione e che, come Paese, «abbiamo la chance di creare la nostra via».
L'importanza della collaborazione e di attuare politiche di sviluppo per i Paesi a forte immigrazione, è il parere del sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, presente all'incontro.

Tra le personalità intervenute a Roma anche i vertici delle polizie internazionali, dal direttore dell'Interpol Ronald Kenneth Noble - che ha evidenziato il ruolo dell'Italia come «capofila nella lotta alla criminalità organizzata» - al direttore di Europol, Rob Wainwright e al direttore dell'Ufficio regionale per il Mediterraneo dell'Oim, Oropeza.

Il Centro

La nuova struttura nasce sulla scorta delle conclusioni del Consiglio europeo del 14 dicembre 2006 e da quelle del Consiglio di Giustizia e Affari Interni del 25 febbraio 2010 dove veniva auspicata la creazione di un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere marittime meridionali.

Il Centro nazionale di coordinamento per l'immigrazione, di cui faranno parte personale di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Marina Militare e Capitaneria di Porto, coordinerà le Forze di Polizia e Forze Armate impegnate in attività di controllo dei confini nazionali per il contrasto all’immigrazione illegale, spesso gestite da vere e proprie organizzazioni criminali.





   
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