AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)
MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012
351ª Seduta
Presidenza del Presidente
indi della Vice Presidente
Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Maurizio Franz, accompagnato da Mario Vigini, segretario generale, e il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, accompagnato da Giovanni Tomasello, segretario generale.
Intervengono i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Malaschini e per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Fanelli.
Interviene il ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri, accompagnata dal prefetto Elisabetta Belgiorno, capo dell'ufficio legislativo del Ministero dell'interno.
La seduta inizia alle ore 12,40.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il PRESIDENTE riferisce l'esito della riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che si è appena conclusa. Si è convenuto che, al fine di accelerare l'iter dei disegni di legge in materia di Carta delle autonomie (nn. 2259 e connessi) e di quelli in materia di polizia locale (nn. 272 e connessi), durante la prossima settimana tali argomenti saranno oggetto di apposite sedute della Commissione; in proposito è stato espresso l'auspicio che il Governo si pronunci quanto prima sui testi che sono all'esame della Commissione. Inoltre, è stata ribadita l'opportunità di avviare al più presto l'esame dei disegni di legge costituzionale di riforma della disciplina del referendum (nn. 83 e connessi).
La Commissione prende atto.
IN SEDE CONSULTIVA
(3110) Conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività
(Parere alla 10a Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame e rinvio)
Il presidente VIZZINI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, riferisce sui motivi di necessità e urgenza del decreto-legge e ne illustra i contenuti.
Esso reca, anzitutto, norme generali sulle liberalizzazioni, conformemente ai princìpi costituzionali e comunitari di libertà individuale ed economica e di concorrenza. Si dispone l'abrogazione delle norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta, preventivi, atti di assenso delle amministrazioni per l'avvio di un'attività economica, non giustificati da un interesse generale, incompatibili o irragionevoli o non proporzionati rispetto alle esigenze di tutela dei valori costituzionali. Inoltre, viene istituito il Tribunale delle imprese che, attraverso sezioni specializzate e tenuto conto dell'elevato tasso di tecnicità, assume una specifica competenza in materia di contenzioso d'impresa. Vengono introdotte norme per favorire i giovani di età inferiore a 35 anni nella costituzione di società e a tutela dei consumatori contro le clausole vessatorie nei contratti tra professionisti e consumatori, per rendere efficace la class action e per tutelare le microimprese da pratiche commerciali ingannevoli.
Il Capo III (Servizi professionali) abroga le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema degli ordini e interviene sulle modalità di corresponsione del compenso per le prestazioni professionali e di durata del tirocinio per l'accesso alle professioni. Inoltre, si introducono norme per potenziare il servizio di distribuzione farmaceutica e di incremento del numero dei notai.
Il Capo IV detta norme in materia di energia, di sviluppo di risorse energetiche e minerarie nazionali strategiche, nonché di liberalizzazione nella distribuzione dei carburanti; vengono introdotte misure per accrescere la sicurezza, l'efficienza, la trasparenza e la concorrenza sui mercati dell'energia elettrica e del gas e per l'accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari.
Il Capo V è diretto a promuovere e potenziare la concorrenza nei servizi pubblici locali: le Regioni organizzano il loro svolgimento in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei, individuati in riferimento a dimensioni comunque non inferiori ai limiti del territorio provinciale e tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l’efficienza del servizio. Vengono introdotte nell'ordinamento alcune norme relative alle società in house (tra l'altro, è previsto l'assoggettamento al patto di stabilità interno, al codice dei contratti pubblici e ai princìpi di reclutamento per le pubbliche amministrazioni).
Il Capo VI contiene norme per la promozione della concorrenza in ambito bancario e assicurativo, mentre il Capo VII regola la materia dei trasporti, assicurando uniformità e coerenza al regime di liberalizzazione, con l'affidamento della regolazione all'Autorità per l'energia e il gas, nelle more della istituzione di una Autorità indipendente nel settore dei trasporti.
Infine, il Capo VIII dispone in tema di ulteriori liberalizzazioni (pertinenze delle strade, edicole, carta d'identità elettronica).
Il Titolo II individua, nei settori chiave delle infrastrutture, dell'edilizia e dei trasporti, l'ambito dal quale innescare un processo di crescita e di ripresa economica attraverso l'apertura dei cantieri e la creazione di nuovi posti di lavoro. Il Titolo III contiene norme per l'armonizzazione dell'ordinamento interno con quello dell'Unione europea al fine di risolvere le procedure d'infrazione avviate nei confronti del nostro Paese per quanto riguarda i diritti aeroportuali, la sperimentazione clinica, la commercializzazione dei prodotti medicinali, la residenza fiscale dei soggetti che esercitano imprese commerciali.
Conclude proponendo di esprimere un parere favorevole sulla sussistenza dei presupposti costituzionali.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
(3111) Conversione in legge del decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2, recante misure straordinarie e urgenti in materia ambientale
(Parere alla 13a Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame e rinvio)
Il presidente VIZZINI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, ricorda i motivi di necessità e urgenza del decreto-legge, con particolare riguardo alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente.
Anzitutto, l'esigenza di fronteggiare le criticità del sistema di recupero e smaltimento finale dei rifiuti nella regione Campania. Inoltre, si è ritenuto necessario prorogare il termine per l'eliminazione dal commercio dei comuni sacchetti della spesa, nelle more dell’adozione di un decreto interministeriale che risolverà le incertezze interpretative e il relativo contenzioso comunitario.
Infine, viene introdotta una norma interpretativa dell’articolo 185, comma 1, lettere b) e c), e comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ritenuta necessaria per garantire omogeneità applicativa.
Conclude, proponendo di esprimere un parere favorevole sulla sussistenza dei presupposti costituzionali.
Il senatore SANNA (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime alcune perplessità sulla natura di norma di interpretazione autentica attribuita alla disposizione di cui all'articolo 3 del decreto-legge. Auspica che, in sede di espressione del parere di costituzionalità, siano formulate alcune osservazioni in proposito.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
La seduta, sospesa alle ore 12,55, riprende alle ore 13,10.
SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI
Il PRESIDENTE avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l’impianto audiovisivo. Inoltre, della stessa procedura sarà pubblicato il resoconto stenografico.
La Commissione prende atto.
PROCEDURE INFORMATIVE
Indagine conoscitiva per l'istruttoria legislativa nell'ambito dell'esame in sede referente dei disegni di legge costituzionale nn. 2923 e connessi, in materia di composizione delle assemblee delle Regioni a statuto speciale: audizione dei Presidenti del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e dell'Assemblea Regionale Siciliana
Il PRESIDENTE introduce i temi oggetto dell'indagine conoscitiva.
Maurizio FRANZ richiama i contenuti del disegno di legge di modifica dello Statuto della regione Friuli Venezia Giulia, presentato dal Consiglio regionale (Atto Senato n. 3057), allo scopo di realizzare un corretto dimensionamento di quell'assemblea e un conseguente contenimento dei relativi costi di funzionamento. La proposta tiene conto della necessità di rappresentare la complessità delle componenti etniche e linguistiche della Regione, nonché di assicurare l'esercizio delle articolate funzioni legislative e amministrative. Il disegno di legge propone una riduzione del 20 per cento del rapporto tra eletti e abitanti risultanti dalla rilevazione annuale dell'ISTAT: in tal modo il consiglio risulterebbe composto di 49 consiglieri, una cifra assimilabile a quella fissata, per il Friuli Venezia Giulia, dal disegno di legge n. 2976.
Si apre il dibattito.
Il senatore SANNA (PD), relatore alla Commissione sui disegni di legge nn. 2923 e connessi, riconosce che il numero di consiglieri indicato in cifra assoluta dal disegno di legge n. 2976 è assimilabile a quello immaginato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia sulla base del rapporto tra elettori ed eletti. Inoltre, chiede se il Consiglio stesso intenda esprimere il prescritto parere sul disegno di legge d'iniziativa parlamentare n. 2976 e se la legge elettorale regionale preveda un premio di maggioranza tale da incidere sul limite massimo del numero di consiglieri. Infine, chiede al presidente Franz di esprimersi sull'ipotesi di una norma elettorale transitoria che anticipi gli effetti della riduzione del numero dei consiglieri nelle more dell'approvazione della legge di attuazione delle modifiche statutarie.
Il senatore SARO (PdL), relatore alla Commissione sui disegni di legge nn. 2923 e connessi, domanda se siano state valutate le proposte per introdurre nella legge elettorale regionale del Friuli Venezia Giulia norme dirette a garantire la rappresentanza della minoranza slovena, tenuto conto che disposizioni analoghe vigono nella vicina Slovenia in favore delle minoranze italiana e ungherese.
In secondo luogo, chiede se vi siano i tempi tecnici perché la riduzione del numero di consiglieri regionali sia operativa in tempi utili per la sua applicazione in occasione delle elezioni che si svolgeranno il prossimo anno.
Il senatore PETERLINI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) condivide le considerazioni svolte dal presidente Franz a proposito dell'opportunità di consentire un'adeguata rappresentanza delle minoranze etniche e linguistiche nelle Regioni a statuto speciale.
Interviene per la replica Maurizio FRANZ, in primo luogo confermando che il numero di consiglieri fissato dal disegno di legge n. 3057 è idoneo a consentire lo svolgimento delle funzioni legislativo-amministrative del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Ricorda, inoltre, che la legge elettorale per quella regione non contempla un premio di maggioranza, ma fissa la proporzione tra seggi assegnati alla maggioranza e seggi assegnati all'opposizione, al fine di assicurare la governabilità. Quanto all'ipotesi di introdurre garanzie di rappresentanza per la minoranza slovena, la questione è all'esame delle forze politiche, che, tuttavia, intravedono anche il rischio che misure in tal senso possano determinare un sacrificio delle componenti politiche minori, a danno proprio della minoranza slovena.
Infine, conviene sulla necessità di una valutazione tecnica per fare in modo che le modifiche statutarie siano applicabili già in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.
Il PRESIDENTE dà quindi la parola a Francesco Cascio, Presidente dell'Assemblea regionale siciliana.
Francesco CASCIO sottolinea il rilievo che la Sicilia attribuisce all'accoglimento del disegno di legge n. 3073, avanzato dall'Assemblea regionale siciliana. La proposta di ridurre il numero di deputati regionali consentirà di risparmiare circa 35 milioni di euro in una legislatura e di migliorare la funzionalità dell'Assemblea. Il numero di 70 membri riflette un rapporto tra eletti e abitanti in media con quello che si riscontra in altre Regioni e assicura il pluralismo e la rappresentanza di tutte le Province siciliane. Ricorda che il disegno di legge prevede una disciplina transitoria diretta ad anticipare gli effetti delle modifiche statutarie in occasione delle prossime elezioni regionali.
Conclude, auspicando la tempestiva approvazione del disegno di legge.
Si apre il dibattito.
Il senatore BIANCO (PD) esprime apprezzamento per la proposta approvata a larga maggioranza dall'Assemblea regionale siciliana su proposta di Giovanni Barbagallo. Ricorda che la proposta contenuta nel disegno di legge n. 2962, di cui è firmatario, prospetta una più significativa riduzione del numero dei deputati senza pregiudicare tuttavia la funzionalità di quell'assemblea. D'altro canto, a suo avviso, è opportuno tenere conto del mantenimento di una certa omogeneità del rapporto fra eletti e abitanti in tutte le Regioni. Assicura, in conclusione, l'impegno del suo Gruppo per una rapida approvazione del provvedimento.
Il senatore SANNA (PD), relatore alla Commissione sui disegni di legge nn. 2923 e connessi, domanda se la Regione siciliana intenda esprimere il parere sui disegni di legge d'iniziativa parlamentare e se la previsione di un premio di maggioranza possa determinare un aumento del numero massimo dei deputati regionali.
Il senatore SALTAMARTINI (PdL) ricorda che lo Statuto della Regione siciliana è stato adottato prima della entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana: proprio un approfondimento sulla vicenda storica e legislativa dell'approvazione dello Statuto della Regione siciliana, a suo avviso, potrebbe consentire di chiarire i complessi rapporti fra le autonomie speciali e lo Stato.
Interviene per la replica Francesco CASCIO, ricordando, in primo luogo, che il disegno di legge presentato dal senatore Bianco sarà esaminato, entro breve termine, dalla competente commissione dell'Assemblea regionale siciliana. Il parere su quell'iniziativa non potrà che essere contrario, visto che la riduzione a 50 del numero dei deputati non è ritenuta compatibile per assicurare la funzionalità dell'Assemblea e la rappresentanza di tutte le province regionali. Inoltre, nell'illustrare il sistema elettorale regionale, sottolinea che l'attribuzione del premio di maggioranza non comporta aumento del numero massimo dei deputati.
Il senatore BATTAGLIA (PdL) rivolge al presidente Cascio un saluto di benvenuto e sottolinea il senso di responsabilità della classe dirigente siciliana che ha avanzato spontaneamente una proposta di riduzione del numero dei deputati dell'Assemblea regionale.
Il PRESIDENTE ringrazia il Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e dell'Assemblea regionale siciliana per il contributo fornito e avvisa che la documentazione presentata sarà resa disponibile per la pubblica consultazione.
Informa che il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna non è potuto intervenire a causa degli impegni connessi alla discussione della legge finanziaria. Esprime il rammarico per il fatto che non siano state tenute in considerazione le esigenze di garbo istituzionale che avrebbero dovuto consigliare la partecipazione almeno di un componente dell'Ufficio di Presidenza di quell'assemblea.
Il senatore SANNA (PD) invita il Presidente a reiterare l'invito ai rappresentanti del Consiglio regionale della Sardegna i quali, se ancora impegnati nella discussione della legge finanziaria, potranno comunque inviare una delegazione con il compito di esprimere l'avviso dell'Assemblea regionale sui disegni di legge costituzionale all'esame della Commissione.
Il PRESIDENTE condivide tale proposta e si riserva quindi di reiterare l'invito.
Il seguito della procedura informativa è quindi rinviato.
Seguito del dibattito sulle comunicazioni del Ministro dell'interno in merito agli indirizzi programmatici del Dicastero
Riprende il dibattito sulle comunicazioni del Ministro dell'interno in merito agli indirizzi programmatici del Dicastero, sospeso nella seduta del 6 dicembre scorso.
Il senatore PALMA (PdL) chiede notizie in merito ad alcune indiscrezioni di stampa secondo le quali il Governo si appresterebbe a trasferire alcune importanti funzioni relative alle libertà civili dal Ministro dell'interno a quello per la cooperazione e l'integrazione, compreso l'utilizzo, attraverso l'istituto dell'avvalimento, di strutture e risorse umane. Osserva che tale ipotesi sarebbe in contrasto con gli articoli 95 e 97 della Costituzione e con le disposizioni legislative che regolano il funzionamento dell'amministrazione dell'interno. Inoltre, chiede chiarimenti in merito alla proroga del contratto relativo alla fornitura dei bracciali elettronici che si sono rivelati inefficaci e eccessivamente costosi; peraltro, essendo stato modificato l'oggetto del contratto, a suo avviso sarebbe esclusa la possibilità di proroga.
Il senatore SAIA (CN:GS-SI-PID-IB) esprime preoccupazione per alcune dichiarazioni del Ministro, che avrebbe prospettato l'ipotesi di un ulteriore approfondimento dei contenuti del provvedimento, all'esame della Commissione, in materia di riforma della polizia locale. Ricorda che il confronto anche con gli altri soggetti istituzionali interessati ha consentito di individuare un punto di equilibrio e auspica che il Governo favorisca la definitiva approvazione di disposizioni molto attese. Inoltre, chiede chiarimenti in merito ad alcune recenti dichiarazioni dello stesso Ministro secondo le quali la realizzazione di un centro di identificazione ed espulsione nella regione Veneto non sarebbe urgente.
Il senatore BENEDETTI VALENTINI (PdL) osserva che la posizione, politicamente rilevante, a favore della soppressione delle province espressa dal Governo è in contrasto con l'ipotesi di concentrare presso l'Ufficio territoriale del Governo le funzioni delle amministrazioni periferiche dello Stato. Inoltre, chiede l'opinione del Ministro a proposito dell'ipotesi di accorpamento dei comuni che, sulla base di una discutibile forma di neocentralismo regionale, sarebbe disposta autoritativamente e unilateralmente dalle regioni.
Il senatore BARBOLINI (PD) condivide le sollecitazioni del senatore Saia al fine di una conclusione tempestiva dell'iter di riforma della polizia locale, anche per dare una risposta legislativa alle censure, espresse dalla Corte costituzionale, relativamente alle ordinanze di polizia emanate dai sindaci.
Il presidente VIZZINI(UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) ricorda che l'articolo 3 del decreto-legge n. 1 del 2012 (liberalizzazioni) introduce la possibilità, per il giovani al di sotto dei 35 anni, di costituire società semplificate a responsabilità limitata con atto costitutivo redatto privatamente e depositato all'ufficio del registro. Oltre al rischio che soggetti anziani assumano il ruolo di amministratori, non essendo previsto che amministratori debbano essere solo i soci, esprime perplessità sulla totale abrogazione della forma pubblica e sulla conseguente eliminazione di controlli di legalità; in particolare, verrebbero meno i controlli antiriciclaggio con il rischio che la criminalità organizzata dia luogo alla costituzione di società fittizie che opererebbero come schermo per attività illegali.
Interviene per la replica il ministro Anna Maria CANCELLIERI. Dopo aver confermato la volontà di interagire con gli organismi parlamentari e di ascoltare il contributo di opinioni e suggerimenti della Commissione, si sofferma sui quesiti che hanno avuto per oggetto l'adeguamento della legge 121 del 1981. Ne sottolinea la validità e la modernità e ricorda le modifiche introdotte, che nel tempo hanno consentito una evoluzione rispetto ai mutamenti intervenuti. Condivide, tuttavia, la proposta di un'indagine conoscitiva, per verificare l'attualità di quella legge rispetto al contesto internazionale e agli obiettivi strategici dell'Unione europea nonché rispetto all'esigenza di un più efficace coordinamento delle forze di polizia. Conferma, inoltre, che vi è la massima condivisione delle informazioni a disposizione delle forze di polizia attraverso il sistema informativo centrale.
Svolge, quindi, alcune considerazioni sulla Direzione Investigativa Antimafia e sui rapporti con le forze di polizia e ricorda la direttiva impartita per estendere l'iniziativa del questore di Roma per il controllo delle sale da gioco, al fine di contrastare il gioco d'azzardo con particolare riguardo al coinvolgimento dei minori. Inoltre fornisce risposte in merito al turn over del personale delle forze dell'ordine e alla liquidazione dei patrimoni sequestrati alle associazioni criminali.
Rispondendo al senatore Saltamartini, informa che è stato predisposto uno schema di decreto di attuazione della banca dati nazionale del dna, nonché un disegno di legge che recepisce uno schema di decreto-legge precedente recante misure per la tutela delle manifestazioni pubbliche, e conferma che, dal 1° aprile 2010, è attivo il sistema informativo per la ricerca delle persone scomparse; in proposito dichiara la massima disponibilità a valutare le modifiche necessarie per consentire l'ulteriore corso del disegno di legge che è all'esame della Camera dei deputati (AC 4568). Inoltre, sempre in risposta a una questione sollevata dal senatore Saltamartini, sottolinea l'attenzione alla specificità della funzione delle forze dell'ordine, di cui si terrà conto anche in materia pensionistica.
Sottolinea l'opportunità di anticipare alcune norme del codice antimafia, in particolare quelle per il rilascio della relativa documentazione e si riserva di fornire informazioni dettagliate a proposito dei procedimenti pendenti per il reato di immigrazione clandestina, delle espulsioni eseguite e sul numero degli stranieri detenuti.
Dopo aver fornito chiarimenti a proposito delle nuove norme che regolano l'impiego delle auto di servizio da parte delle amministrazioni pubbliche, dà conto delle iniziative finalizzate a ridurre i costi per la locazione degli uffici.
A proposito dell'esame dei disegni di legge in materia di Carta delle autonomie, ricorda che il disegno di legge n. 2259, approvato dalla Camera, ha subito una serie di modifiche per effetto di altri interventi normativi, con particolare riguardo alla modifica delle funzioni delle province, tema su cui la Camera dei deputati ha avviato l'esame di alcune proposte di revisione costituzionale e ordinaria. Ricorda anche il tema dell'esercizio obbligatorio in forma associata di alcune funzioni e l'attività della Commissione speciale paritetica, costituita nell'ambito della Conferenza unificata, che ha il compito di elaborare una proposta di riordino istituzionale in senso federale che valorizzi l'autonomia dei territori. Un'ulteriore riflessione deve compiersi anche a proposito del riordino dell'Ufficio territoriale del Governo, nell'ambito di una complessiva razionalizzazione degli Uffici del Governo sul territorio, dell'ottimizzazione della spesa e di una più razionale presenza dello Stato. Infine, deve essere attentamente valutata la proposta di introdurre una norma relativa allo scioglimento dei comuni per mafia.
Dopo aver sottolineato che il completamento della delega sul federalismo fiscale costituisce un dovere di attuazione costituzionale, ricorda che è stato attivato un tavolo tecnico per coordinare i decreti legislativi attuativi del federalismo fiscale con la manovra economica, anche attraverso il coinvolgimento delle Commissioni parlamentari interessate e precisa che la questione relativa al coordinamento delle attività dei comuni assegnata alle province dall'articolo 23, comma 14, del decreto-legge n. 201 del 2011, è aperto un confronto in seno alla già richiamata Commissione speciale paritetica.
Quanto ai disegni di legge in materia di polizia locale, ricorda che il testo predisposto dai relatori è il frutto di un confronto articolato sui temi della sicurezza urbana, delle politiche locali e integrate per la sicurezza e dei poteri di ordinanza dei sindaci, anche alla luce della citata sentenza della Corte costituzionale sull'articolo 54 del Testo unico sugli enti locali. La Complessità dei temi, a suo avviso, richiede un'approfondita riflessione per individuare un giusto punto di equilibrio delle competenze dei diversi livelli istituzionali.
Si sofferma quindi sui quesiti posti in relazione ai temi dell'integrazione e della cittadinanza. Dopo aver fornito chiarimenti in merito all'attuazione dell'accordo di integrazione, conferma che a tal fine è stato autorizzato il rinnovo dei contratti di lavoro di 650 unità di personale a tempo determinato e si sta valutando la possibilità di un'ulteriore proroga. Con riguardo al riconoscimento della cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia, assicura che no n vi è alcuna chiusura, né tuttavia un'apertura incondizionata, trattandosi di un orizzonte che muterà la struttura socio-culturale del Paese: la concessione della cittadinanza non potrà dunque avvenire per mero automatismo, ma dovrà essere inserita in un processo di reale integrazione caratterizzato da una serie di fattori, quali la residenza del nucleo familiare in Italia per un certo periodo di tempo e il completamento di una parte degli studi nel nostro Paese. Quanto alla proposta del senatore Peterlini di prevedere per gli immigrati residenti nella provincia di Bolzano che l'esame per il rilascio del permesso di soggiorno sia sostenuto in lingua tedesca, precisa che ciò è stabilito nel regolamento sull'accordo di integrazione.
Fornisce quindi risposta ai quesiti dei senatori Bianco, Saltamartini e D'Alia a proposito della collocazione nell'ambito del Ministero dell'interno del sistema della protezione civile. In proposito ricorda che la Presidenza del Consiglio ha sistematicamente delegato il Ministro dell'interno. Si rimette, quindi, alle decisioni che saranno assunte dal presidente Monti. Inoltre, dà conto degli stanziamenti riservati alle strutture e alle attività del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, riservandosi ogni possibile azione nel perseguimento degli obiettivi strategici ai fini del mantenimento delle capacità operative del Corpo.
Si sofferma quindi sugli interventi di contrasto al racket e all'usura, anche attraverso l'assistenza alle vittime di tali reati; in particolare, fornisce risposta al senatore Lauro in merito alla pubblicazione dei dati sull'attività del Comitato di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura, assicurando la disponibilità, se necessario, a riprendere la divulgazione attraverso il sito istituzionale. Inoltre, ricorda che è stata decisa la costituzione di un gruppo di lavoro ristretto che ha assunto un ruolo di coordinamento di gruppi analoghi regionali e ha indirizzato la propria azione sul territorio con un approccio operativo di forte concretezza per facilitare l'accesso al credito di imprenditori e cittadini. Sullo stesso argomento, ricorda l'attività dei Confidi, finanziati attraverso il fondo per la prevenzione dell'usura alla gestione del quale, con la legge n. 3 del 2012, è stato chiamato anche il Ministero dell'interno.
Il senatore BIANCO (PD), prendendo atto della replica del Ministro a proposito dell'iter legislativo dei disegni di legge in materia di Carta delle autonomie, ricorda che si è determinata una larga convergenza delle forze politiche che il Governo dovrebbe tenere nella dovuta considerazione ai fini di una sollecita approvazione del provvedimento.
Il senatore CALDEROLI (LNP), condividendo l'osservazione del senatore Bianco, sottolinea che il testo approvato dalla Camera dei deputati ha visto il consenso e l'apporto di tutti gli attori istituzionali interessati. Pertanto, appare inopportuno, a suo avviso, il rinvio alle determinazioni della Commissione speciale paritetica che è stata costituita successivamente alla definizione dell'accordo parlamentare.
Quanto all'attuazione del federalismo fiscale, osserva che le rassicurazioni più volte espresse dal presidente Napolitano e dal presidente Monti sono contraddette dalle recenti misure economiche che hanno introdotto norme fiscali e istituzionali di natura centralista.
Il presidente VIZZINI (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) ritiene che l'esecutivo debba tenere conto della volontà convergente delle forze politiche di concludere tempestivamente l'iter dei disegni di legge in materia di Carta delle autonomie e di riforma della polizia locale. Pertanto, invita il Governo a partecipare attivamente ai lavori della Commissione su quei due argomenti, eventualmente presentando ulteriori proposte emendative o avanzando rilievi e osservazioni.
Il senatore PALMA (PdL) rileva che il Ministro non ha fornito risposta ai quesiti da lui posti nella seduta odierna e auspica che una replica possa essere resa successivamente, anche in forma scritta.
Il ministro Anna Maria CANCELLIERI assicura che farà pervenire in forma scritta le sue risposte ai quesiti posti nella seduta odierna.
Il senatore LAURO (PdL) sottolinea l'opportunità di pubblicare le delibere del Comitato di solidarietà alle vittime dell'usura, in modo da far conoscere gli importi erogati e le motivazioni di quei provvedimenti.
Il senatore SALTAMARTINI (PdL) domanda se rispondonano al vero le notizie di stampa secondo le quali il Ministro si appresterebbe a una sostituzione dei vertici delle forze di polizia.
Il ministro Anna Maria CANCELLIERI precisa che non tutte le notizie dei stampa corrispondono a verità.
Il senatore SAIA (CN:GS-SI-PID-IB), condividendo le considerazioni svolte dal senatore Bianco, sottolinea che in sede parlamentare e presso il Ministero dell'interno sono stati compiuti tutti gli approfondimenti necessari sui disegni di legge in materia di riforma della polizia locale. Sollecita quindi il Governo a riservare l'attenzione dovuta al lavoro svolto in sede di esame.
Il PRESIDENTE ringrazia il Ministro dell'interno per il contributo informativo fornito nella discussione sulle comunicazioni.
Dichiara quindi conclusa la procedura informativa.
La seduta termina alle ore 15,50.