Nel 2010 i trasferimenti di denaro da parte dei lavoratori migranti che risiedono nell'Unione europea verso paesi Ue ed extra-Ue sono aumentati dopo il calo registrato nel 2009. Un incremento che si è attestato al 6% per le rimesse che hanno riguardato i paesi membri e all’1% per i paesi extra-Ue. Lo riferisce in un nuovo studio l’Eurostat, l’ufficio statistico europeo.
Nell’Europa a 27 si è assistito a un costante incremento delle rimesse fino al 2008, un trend interrotto nel 2009 dalla crisi economica, ma che è stato parzialmente recuperato lo scorso anno. Nel 2010 infatti i trasferimenti dai paesi membri verso paesi Ue ed extra-Ue sono stati pari a 31,2 miliardi di euro, a fronte dei 30,4 miliardi di euro dell’anno prima. L’incremento è stato più alto per le rimesse che hanno riguardato i paesi membri (+6%) e più ridotto per i trasferimenti fuori dall’Ue (+1%).
Gli Stati dove si sono registrate le somme più elevate di rimesse nel 2010 sono stati la Spagna (7,2 miliardi di euro, 23% del totale delle rimesse Ue), l’ Italia (6,6 miliardi, 21%), la Germania (3 miliardi, 10%), la Francia (2,9 miliardi, 9%), i Paesi Bassi (1,5 miliardi, 5%) e la Grecia (1,1 miliardi, 3%).
Comunicato stampa “Workers' remittances in the EU27. Money transferred by migrants to their country of origin up by 3% to 31 bn euro in 2010”
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