Da un’indagine della Fondazione Leone Moressa emerge che il disoccupato straniero in cerca di occupazione vuole un lavoro il più possibile stabile, meglio full time, ma si accontenta di una retribuzione modesta. Lavoro che inoltre dovrebbe trovarsi vicino casa, così da limitare i costi per i trasferimenti.

Nel 2011 in Italia sono 2,2 milioni gli occupati stranieri e quasi 300mila i disoccupati. Il tasso di disoccupazione dei lavoratori migranti è dell’11,1%. Per quanto riguarda la durata della disoccupazione, stranieri e italiani mostrano delle caratteristiche molto diverse: se uno stranieri disoccupato è tale per 13,2 mesi, per gli italiani si tratta di 21,8 mesi.

Lo studio della Fondazione Moressa ha elaborato dati Istat relativi al primo e secondo semestre del 2011 per disegnare il profilo dei disoccupati stranieri in cerca di lavoro. E’ emerso che l’86,1% vorrebbe trovare un impiego da dipendete, meglio se a tempo indeterminato (97,4%). Tuttavia si ha anche la consapevolezza che questa richiesta possa non essere soddisfatta e quindi la quasi totalità di coloro che desiderano il tempo indeterminato è disposta ad accettare anche contratti a termine (98,3%).

Per quanto riguarda le caratteristiche dell’orario di lavoro, gli straneiri preferiscono un’occupazione a tempo pieno (48,4%). Sul salario, si accontentato di retribuzioni modeste – intorno ai 900,00 euro. Tuttavia preferiscono un lavoro il più possibile vicino a casa. In particolare il 21,3% dei disoccupati stranieri non si sposterebbe dal proprio comune di residenza o al massimo andrebbe in un altro comune vicino (66,4%).

Il canale preferito per cercare lavoro sono le reti amicali: l’85,3% dei disoccupati infatti si rivolge a parenti, amici o conoscenti per avere il contatto con imprese che abbiano bisogno di manodopera. Come seconda strada esaminano offerte di lavoro sui giornali (56,9%) e inviano curriculum a privati (56,7%). Appena il 28,3% si rivolge ad agenzie interinali o cerca su internet.

Gli stranieri alla ricerca del lavoro