Sono quasi 450mila gli stranieri residenti nella provincia romana. La maggior parte vive nella Capitale – 350mila. Si tratta di una popolazione giovane, con un’età media sotto i 38 anni, proveniente prevalentemente da Romania e Filippine. Tra i lavoratori, gli stranieri rappresentano il 13,8% del totale. Questi alcuni dati diffusi dall’ottavo Osservatorio romano sulle migrazioni promosso dalla Caritas diocesana di Roma, in collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio.
Lazio. Al 1° gennaio 2011 sono 542.688 gli stranieri residenti in regione. L’81,6% del totale vive nella provincia di Roma (442.818) e per la restante parte nelle altre 4 province (Latina 37.889, Viterbo 28.393, Frosinone 21.837, Rieti 11.758).
Provincia di Roma. Attualmente gli stranieri residenti sono 442.818, il 9,2% in più rispetto al 2009 e il 10,6% della popolazione complessiva. I rumeni si confermano la prima collettività, con oltre 153mila residenti. Seguono filippini (oltre 30mila), polacchi (oltre 20mila), bangladesi (oltre 15mila), ucraini, albanesi e peruviani (oltre 14mila), cinesi (oltre 13mila) e moldavi (oltre 10mila). Le donne rappresentano il 53,4% degli stranieri residenti. I minori sono 80.090, di cui almeno 51mila sono nati sul territorio italiano. Il primo comune per residenti stranieri dopo Roma, è Guidonia Montecelio (9.323), seguito da Fiumicino (8.066), Ladispoli e Pomezia (oltre 7.000), Tivoli e Anzio (oltre 6.500), Ardea, Fontenuova e Velletri (4.700), Monterotondo, Albano Laziale, Nettuno, Marino e Cerveteri (oltre 3.000). Sulla popolazione straniera della provincia ha avuto un forte effetto la crisi economica-occupazionale. Tra la fine del 2009 e la fine del 2010 sono infatti oltre 50mila i permessi di soggiorno per lavoro o famiglia non rinnovati, una cifra che supera gli 80mila se si considera il biennio 2008-2010.
Roma. La popolazione straniera residente a Roma è di 345.747 con un’incidenza sul totale della popolazione del 12%. Il 12,2% degli stranieri (42.085) è di seconda generazione, i minorenni sono 51.291, per la maggior parte nati a Roma. Come in provincia, le comunità più numerose sono la rumena (74.583) e la filippina (34.995). La distribuzione nella città conferma la preminenza dei municipi 1, 20 e 8 ma ci sono consistenti insediamenti anche nei municipi 13, 19, 18 e 2.
Lavoro. Gli occupati stranieri in provincia sono 235mila, il 13,8% dell’occupazione complessiva. Nel 48,5% dei casi si tratta di donne e nel 61,3% di persone con meno di 45 anni. Il loro tasso di occupazione è di 69,7%, quasi dieci punti percentuali superiore a quello degli italiani (60,1%) mentre il tasso di disoccupazione è del 9,4% . Per quanto riguarda il settore di impiego, il 71,5% trova occupazione nei servizi, il 25,4% nell’industria e il 3,1% nell’agricoltura. In particolare è forte la concentrazione nelle costruzioni e nelle attività che riguardano l’assistenza alle persone e i servizi sociali. Come emerge anche da altri studi su questo tema, la maggioranza degli occupati stranieri (74,7%) svolge professioni a bassa qualificazione e, in particolare, le professioni non qualificate riguardano il 48,7% degli stranieri. Notevole è lo spreco di risorse se si considera che più di 1 occupato su 2 ha una formazione pari o superiore al diploma, superando anche il livello formativo medio nazionale degli italiani. Una condizione che si ripercuote sulle retribuzioni: se per un dipendente a Roma la media mensile è di 1.227 euro per gli stranieri si abbassa agli 859 euro.
Minori stranieri non accompagnati e minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo. Nel 2010 il Comune di Roma ha accolto 1.184 minori non accompagnati. Per quanto riguarda i richiedenti asilo, le strutture dell’amministrazione ne hanno accolto 300 mentre dal 1° luglio 2010 al 30 giugno 2011 1.289.
Scheda sintetica ottavo Osservatorio romano sulle migrazioni
