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Libri e Pubblicazioni : Sprar: tutti i dati sull’accoglienza dei rifugiati in Italia
(06/12/11)

Quasi 7mila richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti, 151 progetti attivati e 128 enti locali coinvolti. Sono alcuni dei dati sul Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati pubblicati nel Rapporto 2010/2011 presentato ieri a Roma.


Lo Sprar, istituito nel 2002, coordinato dal Servizio centrale e finanziato dal Ministero dell’Interno, si occupa dell’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati sul territorio nazionale. Ogni anno pubblica un rapporto in cui diffonde i dati quantitativi e qualitativi dei progetti realizzati. Quest’ultima edizione è stata curata da Cittalia Fondazione Anci Ricerche.

Dal documento emerge che nel 2011 le risorse dello Sprar hanno finanziato 151 progetti che hanno coinvolto 128 tra comuni, province e unioni di comuni, con una disponibilità di 3mila posti, di cui 450 dedicati ai casi vulnerabili e 50 a persone con disagio mentale. Dall’inizio dell’anno al 30 settembre sono state già accolte 4.856 persone, prevalentemente di sesso maschile (76%) e originarie di Afghanistan (14%), Somalia (13%), Eritrea (11%), Nigeria (8%), Pakistan (6%). Inoltre nell’arco del 2011 per rispondere all’emergenza Nord Africa, lo Sprar ha messo a disposizione ulteriori 1.500 posti per ospitare richiedenti asilo provenienti dalla Libia.

Nel 2010 la rete Sprar ha accolto 6.855 persone, il 76% delle quali di sesso maschile, il 73% con età compresa tra i 18 e i 35 anni e il 75% costituito da singoli. 180 sono stati i bambini e le bambine nati in Italia da una mamma accolta nel Sistema di protezione e 253 i minori non accompagnati richiedenti asilo.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il Lazio ha accolto il 57,8% dei beneficiari Sprar del Centro Italia, la Sicilia è la regione con maggiore numero di persone accolte per il Sud e le Isole (46,2%) mentre Piemonte (23%) e Liguria (20,04%) lo sono per il Nord.

Lo Sprar all’interno dei suoi progetti offre una varietà di servizi finalizzati alla costruzione di percorsi di integrazione socio-economica e autonomia dei beneficiari quali assistenza sanitaria e sociale, attività multiculturali, inserimento scolastico, mediazione linguistica e interculturale, orientamento e informazione legale, servizi per l’inserimento abitativo e lavorativo, formazione. Nel 2010 i beneficiari sono usciti dall’accoglienza prevalentemente dopo aver avviato un percorso di inserimento socio-economico e di autonomia, in particolare le uscite per integrazione o per decisione del beneficiario di lasciare l’accoglienza sono state pari al 63%.

Rapporto annuale del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - Anno 2010/2011

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