932mila minori stranieri, di cui 572mila nati in Italia. A questi si aggiungono 7.540 minori migranti non accompagnati, i più vulnerabili. Per loro, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante celebrata ieri, Save the children chiede più protezione e un percorso più agevolato per l’acquisizione della cittadinanza.
I più a rischio, ricorda l’associazione, sono i non accompagnati registrati dal sistema di accoglienza nazionale: quasi tutti hanno tra i 15 e i 16 anni, ma 728 meno di 14 anni e 68 meno di 6 anni; più del 90% sono maschi e provengono prevalentemente da Afghanistan, Egitto e Tunisia, seguiti da Marocco, Bangladesh e Mali. Per loro Save the children chiede “un sistema di accoglienza nazionale più forte ed efficace, non una logica di sola emergenza che prevede sistemazione spesso provvisorie e inadeguate”.
Per tutti i minori nati in Italia o arrivati in tenera età, “deve essere fatto un passo avanti deciso sull’integrazione – si legge nella nota dell’associazione – in particolare realizzare un percorso agevolato per l’acquisizione della cittadinanza, modificando una delle legge più obsolete e restrittive d’Europa”.
Nel suo comunicato Save the children fornisce infine alcuni dati sui più recenti sbarchi: tra ottobre e dicembre in Puglia sono arrivate 1.409 persone tra cui 389 minori non accompagnati; in Calabria tra ottobre, novembre e dicembre sono sbarcate 273 persone tra cui 71 minori soli. Ma anche a Lampedusa ci sono stati sbarchi dalla Libia e soccorsi di gommoni in mare tra novembre e dicembre con 120 persone e la presenza di minori, e sono stati soccorsi in mare al largo dell’isola venerdì scorso 72 somali provenienti dalla Libia, tra cui 18 donne, un bimbo di pochi mesi e 28 presunti minori soli non accompagnati tra cui 2 ragazze e alcuni tredicenni. Gli adulti sono stati trasferiti ieri mattina mentre i minori sono temporaneamente ospitati sull’isola in attesa di trasferimento.